“Zara un anno fa ha rischiato di morire Felicissimi di quello che è riuscita a fare”

“Zara un anno fa ha rischiato di morire Felicissimi di quello che è riuscita a fare”
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«Zara ha affrontato una rivale di tutto rispetto, una vera reina, e il suo secondo posto ci ha regalato una felicità che ci sembrava assai lontana. Un anno fa ha rischiato di morire per un problema intestinale grave e oggi, invece, siamo qui a festeggiare questo suo secondo posto in seconda categoria. Un risultato che ci rende ancor più orgogliosi di lei. Una vera combattente, nella vita e in campo».

Trema ancora la voce dell’allevatore di Doues Claudio Berthod a poche ore dal risultato ottenuto dalla sua Zara - 7 anni d’età e 611 chilogrammi di peso - domenica scorsa, 23 ottobre, sul terreno dell’arena Croix-Noire di Aosta che ha regalato all’azienda agricola Le Foyer des Reines il secondo posto alla Regionale. Zara si è arresa all’ultimo combattimento, quello contro Rubis di Massimiliano Garin.

«Non ci aspettavamo nulla di più dopo quello che zara ha passato in questo ultimo anno. - dice un raggiante Claudio Berthod, mentre sorride alla moglie Irene Abram, figlia dell’allevatore di antico stampo Richard Abram e di Graziella Ansermin, e ai figli Joël e Michel - Non ci aspettavamo nulla di più neppure dopo la vittoria ottenuta nell’eliminatoria di Châtillon lo scorso 2 ottobre. Per noi, questo secondo posto alla finalissima è fantastico. La nostra Zara ha dimostrato il suo grande carattere, la sua forza, ma va riconosciuta con grande merito la supremazia della sua avversaria Rubis. Un anno fa Zara era stata operata d’urgenza. Per un soffio il veterinario Giorgio Vaghi, al quale anche oggi diciamo grazie con tutto il nostro cuore, l’ha strappata dalla morte quasi sicura. Essere arrivati quest’anno in finale con lei al cospetto del pubblico dell’arena è stato un grande traguardo che ci ha regalato una forte emozione che non scorderemo mai!».

Zara ha trascorso l’estate scorsa a casa, nei prati circostanti la stalla di Doues dove le famiglie Abram e Berthod risiedono. Non è andata in alpeggio, a Champillon, con le sue compagne di stalla, 150 capi (una trentina di “nere”), di cui 70 in lattazione. Curata e coccolata da tutti, la bovina vanta un Dna di tutto rispetto: è figlia di Panthère di Claudio Berthod mentre il toro è di Venise di Aurelio Crétier. Risalendo indietro nel tempo, la sua genealogia la riporta a Reinetta, regina di terza categoria nella finalissima regionale del 2004 e nonna di Venise. Zara era già stata regina dei moudzon a Quart nel 2017 e regina delle manze a Valpelline nel 2018. Portato a casa il secondo posto di domenica scorsa, ha ripreso come sempre la solita vita di stalla.

Il pensiero di Claudio Berthod va al 2023 e alla ripresa del prossimo campionato regionale dei combats. I figli Joël e Michel sono sempre più impegnati «a portare avanti la tradizione di famiglia, mettendo al primo posto della propria vita l’allevamento zootecnico. E Zara tornerà di sicuro a pascolare, non più solo nei prati intorno a casa, ma negli alti pascoli di Champillon».

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