World Press Photo al Forte di Bard

World Press Photo al Forte di Bard
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La fotografa canadese Amber Bracken ha vinto il World Press Photo of the year con una foto scattata per il New York Times. L’immagine immortala alcuni abiti rossi appesi a delle croci lungo una strada per commemorare i bambini morti alla Kamloops Indian Residential School, un'istituzione creata per i piccoli indigeni presso la quale vennero scoperte circa 215 tombe. La foto è tra quelle esposte da oggi, sabato 7 maggio, a domenica 3 luglio, al Forte di Bard che ospita la nuova edizione di World Press Photo, il più prestigioso premio al mondo di fotogiornalismo. Il premio, giunto alla 67esima edizione e ideato nel 1955 dalla World Press Photo Foundation, organizzazione indipendente senza scopo di lucro con sede ad Amsterdam, ha visto quest’anno la partecipazione di 4.066 fotografi di 130 Paesi, per un totale di 64.823 immagini candidate. Il riconoscimento per la Storia dell’anno è andato al progetto Saving Forests with Fire dell’australiano Matthew Abbott. La serie documenta la pratica degli incendi boschivi controllati che da migliaia di anni gli Nawarddeken del West Arnhem Land, in Australia, utilizzano per gestire le loro terre. È Amazonian Dystopia del fotografo brasiliano Lalo de Almeida lo scatto vincitore del Long-term Project Award. La serie documenta lo sfruttamento della Foresta amazzonica. L’Open Format Award è andato a Blood is a Seed della fotografa ecuadoriana Isadora Romero.

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