Webinar sulla Pac della Coldiretti In 500 collegati dalla Valle d’Aosta

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Boom di collegamenti, arrivati a 3mila, con 500 partecipanti solo dalla Valle d’Aosta, al webinar “Piano strategico Pac 2023/2027: approfondimenti sui pagamenti diretti”, organizzato congiuntamente da Coldiretti Valle d’Aosta, Coldiretti Piemonte e Coldiretti Liguria per indagare una tematica di grande interesse per il mondo agricolo e al centro di alcune significative novità. All’incontro online è intervenuto il professor Felice Adinolfi, ordinario del Dipartimento di Scienze Mediche veterinarie dell’Università di Bologna e direttore del Centro Studi Divulga. A moderare l’incontro il delegato confederale Bruno Rivarossa che, in apertura, ha dato la parola ai presidenti delle federazioni regionali per i loro interventi: Alessio Nicoletta di Coldiretti Valle d’Aosta, Roberto Moncalvo di Coldiretti Piemonte e Gianluca Boeri di Coldiretti Liguria. La competitività delle aziende agricole, la salvaguardia dell’ambiente, la conservazione di paesaggi e biodiversità, il sostegno al ricambio generazionale: questi gli obiettivi principali della Pac 2023/2027 che, ormai, è stata definita per un buon 90 per cento, mancano solo pochissimi passaggi alla conclusione. La nuova Pac introduce alcune novità, in particolare un sistema di 5 pagamenti: pagamento base, ecoschemi, ridistributivo, giovani agricoltori e sostegno accoppiato. Le risorse finanziarie sono le stesse della Pac precedente (7,3 miliardi annui per l'Italia), ma ci sono agricoltori che avranno un aumento dei pagamenti ed altri che avranno una diminuzione.

«Questa è una Pac necessaria, ma non sufficiente poiché le sfide vanno ben oltre le risorse a disposizione. - fanno notare Alessio Nicoletta e Elio Gasco, presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta - E’ nata già prima degli ultimi avvenimenti che stanno sconvolgendo i mercati, dalla pandemia fino alla guerra in Ucraina, e anche prima di alcune decisioni strategiche di Bruxelles su Green Deal e Farm to Fork, poi in parte modificate. E’, però, uno strumento quanto mai necessario per garantire la sopravvivenza ed il futuro delle nostre imprese. L’agricoltura ha bisogno di essere messa al centro come è necessario riconoscere ulteriormente l’importante ruolo che svolgono le aziende agricole verso l’ambiente» concludono Nicoletta e Gasco.

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