Volley, con il nuovo anno arriva pure la speranza

Volley, con il nuovo anno arriva pure la speranza
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Chi ha detto che i giorni di vacanza delle feste natalizie si assomigliano tutti? La serata di lunedì 4 gennaio scorso, ad esempio, sarà ricordata a lungo dalle ragazze dell’Aosta Volley. La società di pallavolo del capoluogo regionale ha fatto tornare in palestra le sue atlete. Una sorta di piccolo miracolo natalizio, considerando che in pochi - solo qualche giorno prima - potevano sognare di iniziare nuovamente ad allenarsi in questo periodo. “Abbiamo ripreso con tutte le categorie delle più grandi, dall’Under 13 all’Under 19. - racconta il dirigente Jean-Marie Truffa - Certo, non abbiamo ancora giocato a pallavolo, perché in palestra abbiamo dovuto attenerci ai severi dettami dei protocolli di sicurezza della Fipav”.

Niente contatti, allenamenti individuali, gestione e mantenimento della distanza, mascherina entrando e uscendo dalla palestra e igienizzazione delle mani frequente. Però è già qualcosa, rispetto all’attività praticamente annullata degli ultimi mesi. “E’ a suo modo un grande risultato, necessario anche per non impazzire. - continua Jean-Claude Truffa - Purtroppo abbiamo dovuto rinviare ancora il ritorno in palestra delle ragazze più piccole, il minivolley al momento non è contemplato”.

Si torna al lavoro, dunque, anche se solo un poco alla volta. Sognare non costa nulla, però. “Con la Federazione avevamo ipotizzato di iniziare a giocare i vari campionati dalla metà di gennaio, inutile negare come la ripartenza dell’attività federale sia da posticipare. A quanto? Spero in febbraio, anche se tutte le società hanno problemi diversi. Aymavilles e Fenusma, ad esempio, non possono ancora tornare in palestra perché le scuole proprietarie degli impianti non hanno ancora dato il via libera”.

“Ci aggiorniamo

dopo il 15 gennaio”

Chi ha invitato le proprie atlete a mantenere la calma e a non pensare a un imminente ritorno alla normalità è il Pont-Saint-Martin. Luciano Arizio, factotum della società della Bassa Valle, ha di recente inviato messaggi alle proprie ragazze con i quali “Abbiamo spiegato che ci aggiorneremo dopo il 15 gennaio. Prima qualsiasi comunicazione sarebbe solo parziale, partiremo quando avremo la certezza di poterlo fare”. Nel frattempo l’attività è solo casalinga, visto che le atlete più grandi - dall’Under 13 in su - riescono in un qualche modo a lavorare a distanza grazie al web. “Le allenatrici fanno lezioni di gruppo. Lavoriamo soprattutto dal punto di vista fisico, fare tecnica davanti a un computer è francamente chiedere troppo. Un modo per mantenersi in forma e pure in contatto: vista la situazione, anche l’aspetto sociale dello spogliatoio è fondamentale, anche se a distanza”. In attesa di notizie da Roma - dal Governo prima e poi dalla Fipav - i dirigenti della pallavolo nostrana cercano di capire come salvare la stagione 2020/2021. “Io credo che sia necessario dare un segnale, fare comunque qualcosa anche se è francamente difficile ipotizzare di giocare un torneo normale. Certo, se si guarda al calendario e alla possibilità di giocare sia la domenica e il mercoledì anche disputare un torneo regolare è fattibile, ma forse è sperare troppo. Temo che bisogna puntare a qualcosa di meno irrealistico, sia per le atlete più grandi che per le più piccole, per fare in modo di poter dire che il 2020/2021 non vada completamente perso”.

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