Volano le prenotazioni per Sant’Orso Strutture ricettive verso il tutto esaurito
Sant’Orso: si torna alla tradizione. La gente ha voglia di muoversi, di momenti di aggregazione. E la Millenaria 2023 - complice anche la coincidenza del fine settimana (sabato 28 e domenica 29 gennaio) che cade proprio a ridosso della Fiera - promette di essere un’edizione dai grandi numeri. Non ha dubbi Jeannette Bondaz che con la sua famiglia gestisce Maison Bondaz in via Sant’Anselmo ed è delegata Adava per la città di Aosta.
«Quest’anno ci sono ben 4 notti, anche se la media per noi sarà di 3 notti, quelle del 28, 29 e 30 gennaio, date in cui stiamo andando verso il tutto esaurito. - riferisce Jeannette Bondaz - Qualche disponibilità in più c’è ancora per la notte del 31 gennaio, perché da molti è percepita come la giornata finale della Fiera. Come sappiamo, le presenze alla Foire dipendono ogni anno dai giorni della settimana in cui cade la manifestazione e questa volta possiamo finalmente dire che le presenze riprendono in maniera forte, rispetto alle edizioni nel periodo della pandemia di Coronavirus. A influire, è evidente, è la possibilità di festeggiare senza avere più l’obbligo delle mascherine e senza restrizioni sanitarie. Per noi, i clienti sono in prevalenza di italiani, anche se non mancano gli svizzeri. Ora quello che ci auguriamo è che ci sia una buona possibilità di spesa da parte dei visitatori e che gli artigiani possano fare buoni affari. Speriamo che in tanti abbiamo voglia di portarsi a casa un pezzo della nostra tradizione».
La tendenza è confermata da Alessandro Cavaliere che gestisce il Duca d'Aosta in piazza Narbonne e l'Omama Social Hotel in via Torino. «Siamo tornati alla piena occupazione come negli anni migliori. - commenta Alessandro Cavaliere - Le zone di provenienza dei clienti sono sempre le stesse: prevalentemente Italia ma anche Svizzera e Francia. Essendo la Fiera di lunedì e martedì abbiamo riempito anche molto bene il fine settimana».
Ottimismo anche all'Hostellerie du Cheval Blanc, 4 stelle di via Clavalité, al 3 stelle Norden Palace di corso Battaglione Aosta (entrambi da 50 camere) e al Miage di Charvensod (3 stelle, 32 camere). Da sabato 28 a lunedì 30 gennaio le strutture gestite da Annabella Paesani e Gabriel Malaescu sono al completo. Solo all'Hostellerie du Cheval Blanc c’è ancora qualche disponibilità per la notte di domani, domenica 29 gennaio. «Siamo molto soddisfatti per la ripresa che c’è stata già a partire dalla scorsa estate e poi nel periodo natalizio. - afferma Gabriel Malaescu - anche se, con i rincari che ci sono stati negli ultimi tempi, è difficile rimanere con le stesse tariffe di qualche anno fa. Solo applicando qualche riduzione per le notti del 28 e 29 siamo riusciti a vendere le camere. Per il 31 gennaio, giorno di chiusura della Fiera, invece c’è pochissima richiesta».
Barbara Mochettaz dell’Hotel Mochettaz, in corso Ivrea, afferma: «Siamo al completo da ieri, venerdì 27, a lunedì 30 gennaio. La nostra clientela in questo periodo è solitamente composta metà da espositori e metà da gente di passaggio. I turisti però si fermano solo la notte di lunedì, perché non vogliono perdersi la Veillà. Si tratta di clienti che vengono dal Piemonte, e in particolare dalla provincia di Cuneo. Quello che ci rincuora è la ripresa delle richieste anche per le settimane bianche nel mese di febbraio, cosa che non si verificava da anni».