Violenza sulle donne, piaga sociale con vittime sempre più giovani

Violenza sulle donne, piaga sociale con vittime sempre più giovani
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La violenza sulle donne è un problema strutturale: serve un cambio di passo. È quanto emerso dal convegno “Non più di uno (perché la violenza sulle donne è un problema degli uomini)” organizzato giovedì scorso, 25 novembre, dal Consiglio Valle e dal Centro donne contro la violenza di Aosta in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Molti gli spunti di riflessione proposti dalle relatrici Anna Ventriglia, presidente del Centro, Romaine Pernettaz, volontaria del Centro e libraia attivista, e Roberta Marasco, scrittrice e blogger che, dati alla mano, hanno rappresentato la gravità del fenomeno. Il 60 per cento delle violenze avvengono tra le mura di casa e sono perpetrate da mariti, partner o ex compagni e, durante i vari periodi di confinamento imposti per il contenimento della pandemia di Coronavirus, sono aumentati anche i casi di violenza per mano di figli e altri famigliari. Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, nel 2021, 50 donne si sono rivolte al Centro antiviolenza che ha registrato un abbassamento dell'età media a 42 anni. I dati rivelano che la violenza sulle donne è un problema strutturale che non conosce confini anagrafici né geografici come ha ricordato Giulia Sartore della compagnia teatrale Palinodie di Aosta dedicando la lettura di un brano alle donne afghane.

«La violenza sulle donne è una questione di potere - ha evidenziato Roberta Marasco - che si può cambiare facendo un lavoro profondo sulla società a partire dalla riscrittura del linguaggio e della rappresentazione della violenza di genere. È importante che siano le donne a raccontare la propria storia, per non sentirsi sole, per non sentirsi sbagliate, per sentirsi utili perché il loro racconto è spesso d'aiuto anche per chi ascolta». «Il cambio di mentalità passa necessariamente attraverso le giovani generazioni, - ha osservato il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin - agendo anche attraverso la scuola. È molto importante ripensare questo fenomeno in un'ottica più ampia, concentrando l'attenzione non solo sulla donna vittima di aggressione ma anche su chi l'ha compiuta».

Questionario sue molestie

e violenze nei luoghi di lavoro

Sempre giovedì 25 novembre,nella Sala conferenze della Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del questionario di rilevazione delle molestie e violenze nei luoghi di lavoro. L’iniziativa, che garantisce l’anonimato ai partecipanti, è frutto della collaborazione nata dalla sottoscrizione di un Protocollo d'intesa tra l'Ufficio della Consigliera di parità della Regione e l'Inail in sinergia con il Centro donne contro la violenza di Aosta e l'Osservatorio economico e sociale della Regione. Il questionario punta a essere «Un utile strumento per lavorare in tema di prevenzione e di contrasto ad ogni forma di violenza nei luoghi di lavoro» e ricalca iniziative analoghe avviate in altre regioni, come ad esempio la Liguria. «Abbiamo tutti una grande preoccupazione, - ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy - ovvero che si parli di questi temi solo in occasione del 25 novembre e poi nei restanti 364 giorni dell'anno la luce si spenga. Il Parlamento in questi giorni ha dato un pessimo esempio, l'aula vuota in occasione del dibattito sulla violenza contro le donne non è stata una cosa rispettosa. Noi riteniamo che senza parità e inclusione una comunità, anche lavorativa, non possa crescere. Da parte nostra abbiamo cercato di porre maggiore attenzione a queste tematiche anche sul nuovo Piano per le politiche del lavoro. Servono più azioni concrete e meno hashtag». Dal canto suo il presidente della Regione Erik Lavevaz ha rilevato che «I dati che fotografano il fenomeno della violenza contro le donne sono inquietanti e descrivono una situazione che purtroppo è ancora radicata nella nostra società. Questa giornata deve servire a ricordarci un impegno che deve essere costante: a dover essere eliminati non sono solo i singoli eventi drammatici, ma la cultura della sottomissione e del sopruso».

Da Cgil, Cisl e Uil: sostegno

al Centro antiviolenza
«La violenza nei confronti delle donne è una violazione dei diritti umani ed è una sconfitta per tutti». Lo affermano in una nota congiunta la Cgil, la Cisl e la Uil in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, annunciando la decisione di devolvere una somma di denaro a favore del Centro Donne contro la Violenza di Aosta. «Sul tema della violenza sulle donne è necessaria una rivoluzione culturale: promuovere attività di conoscenza, di informazione e di sensibilizzazione in tutti i contesti territoriali, nell'ottica del contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne», prosegue la nota. Per le 3 single sindacali «Va infatti profuso un impegno straordinario nell'educazione di genere, per avviare un cambiamento nelle nuove generazioni e tentare di estirpare le radici culturali della violenza contro le donne, per aiutare a riconoscere i segnali di disagio e marginalità e per la diffusione di una cultura basata sulla parità di genere, nell'ottica del rispetto dei diritti umani».

Le Femmes Valdôtaines dell’UV:

«Rivedere la legge elettorale»
In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne, le Femmes Valdôtaines dell’UV annotano che «In Italia, per quel che riguarda le azioni messe in campo per la parità di genere, è da plaudire la legge approvata dal Ssenato il che sancisce definitivamente il divario salariale tra donne e uomini. Grande tristezza evocano invece le immagini di lunedì 22 novembre di un’aula Parlamentare vuota durante la presentazione della mozione da parte della Ministra per le Pari Opportunità contro la violenza sulle donne: di 630 deputati soltanto 8 si sono presentati in aula. Una politica assente nei luoghi preposti alle decisioni, ma presente alle manifestazioni online e in piazza per aizzare le folle?». Pertanto le Femmes Valdôtaines si augurano che «Tra quegli e 8 rappresentanti del popolo risultasse presente anche la Deputata valdostana». Infine, viene ribadito l’impegno nella partecipazione «Alla Commissione di lavoro interna dell’Union Valdôtaine dedicata alla revisione della legge elettorale valdostana. Una legge che dovrà essere costruita al fine di garantire, nel rispetto della democrazia, la rappresentanza femminile nella massima assise valdostana: il Consiglio Valle».L’impegno del Soroptimist

Club della Valle d’Aosta
L’impegno del Soroptimist Club Valle d’Aosta, presieduto da Alessandra Fanizzi per le donne vittime di violenza, è continuo e costante. Si è già iniziato con l’affissione sulla facciata del palazzo del Monte dei Paschi di Siena, in piazza Chanoux ad Aosta, di un grande striscione con il numero telefonico da contattare in caso di bisogno: il 1522 del servizio nazionale anti violenza e stalking attivo 24 ore su 24. Inoltre da sabato scorso, 20 novembre, a venerdì 10 dicembre, Giornata mondiale dei Diritti umani, il castello di Aymavilles è illuminato di arancione, a cui si è aggiunto il Forte di Bard da giovedì 24 a ieri, venerdì 26 novembre. L’arancione rappresenta il colore scelto come segno visivo di un futuro senza violenza contro le donne e “Orange the world”. Luci arancioni puntate, giovedì 25 novembre, anche sulla Caserma sede del Comando Gruppo e Compagnia carabinieri, in via Clavalité ad Aosta, dove, 2 anni fa, fu inaugurata “Una stanza tutta per sé” per l’ascolto protetto di donne vittime di violenze e abusi, in collaborazione con lo Zonta Club di Aosta. Collaborazione, questa, che, si è rinnovata quest’anno in un’altra significativa iniziativa sfociata nel dono alla Questura di Aosta di una valigetta kit contenente un Pc portatile e un sistema di videoregistrazione per raccogliere le denunce delle donne nel rispetto della dignità della loro persona. La consegna è avvenuta nella giornata del 25 nel Salone Ducale del Comune di Aosta nel corso dell’evento denominato “Questo non è amore” che la Polizia di Stato porta avanti nel solco delle iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere.

Invece lo Zonta Club Valle d’Aosta scenderà in campo domani, domenica 28 novembre, alle 14.30, allo Stadio del rugby a Sarre, con la squadra Stade Valdôtain per dedicare un minuto di silenzio alle donne vittime di violenza, dichiarare con i capitani delle squadre in campo la propria avversità ad ogni forma di violenza e di prevaricazione sulle donne ed esporre lo striscione dello Zonta con la scritta “Giù le mani dalle donne”.

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