Vinitaly, interesse per i vini valdostani
Dopo 4 giorni di evento, si è chiusa mercoledì scorso, 5 aprile, la 55esima edizione di Vinitaly a Verona, che ha offerto alla Valle d’Aosta ottimi riscontri in termini di visite allo stand, partecipazione alle iniziative organizzate e interesse da parte di istituzioni, visitatori e buyer. Lo spazio espositivo, gestito dalla Regione e dal Consorzio Vini Valle d’Aosta, ha raggruppato ben 33 realtà vinicole: 15 erano presenti negli stand e 18 avevano aderito con i propri vini in degustazione al banco assaggi, gestito da sommelier valdostani. L’area dedicata alla Valle d’Aosta ha accolto anche numerose iniziative. Approfondimenti sulla conoscenza delle produzioni enologiche regionali sono stati offerti nel corso di 4 Masterclass, condotte dai sommelier della Fisar e accompagnate da degustazioni di prodotti del territorio presentate da un promotore enogastronomico e curate dall’Unione Cuochi Valle d’Aosta. I 4 appuntamenti - che hanno riguardato i vini bianchi e i vini rossi, i Torrette e le Petite Arvine - hanno fatto registrare il tutto esaurito. Sempre nello stand regionale, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della 31esima edizione del Mondial des Vins Extrêmes e l’Extreme Spirits International Contest 2023 del Cervim.
Domenica 2 aprile, alla presenza degli Assessori regionali all’Agricoltura, si è svolta la consegna del Premio “Angelo Betti-Benemerito della vitivinicoltura italiana”, attribuito a quelle figure, una per ogni Regione, che si sono distinte per aver saputo promuovere e valorizzare la cultura vitivinicola. Per la Valle d’Aosta, quest’anno il riconoscimento è andato a Giorgio Lale Murix, che è stato premiato dall’assessore Marco Carrel.
Giorgio Lale Murix, presidente dei Consorzi di miglioramento fondiario di Saint-Pierre-Villeneuve e di Cumiod-Montovert, rappresentante dell’Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue per la Valle d’Aosta, viticoltore di esperienza trentennale, sperimentatore e esperto conoscitore della gestione del vigneto, è stato premiato «nella duplice veste di esperto e appassionato viticoltore, capace di rinnovare i secolari vigneti, dando loro anche una sostenibilità gestionale agronomica ed economica, e di Presidente di Consorzi di miglioramento fondiario, per saper affrontare sfide importanti e garantire in modo lungimirante, in territori svantaggiati, la gestione del territorio e in particolare della risorsa idrica».
Nel corso della sua permanenza a Vinitaly, l’assessore Marco Carrel ha partecipato anche, lunedì 3 aprile, alla Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, convocata a margine della fiera, che ha riunito gli Assessori all’Agricoltura di tutte le Regioni. L’incontro ha riguardato diverse tematiche di interesse nazionale, tra cui alcune che riguardano direttamente anche la nostra regione, come la crisi idrica e la gestione delle foreste. Infine Marco Carrel è intervenuto anche - accanto agli assessori del Piemonte all’Agricoltura Marco Protopapa e alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio - alla presentazione della Fiera nazionale “Vinum” di Alba, iniziativa alla quale la Valle d’Aosta partecipa nell’ambito della collaborazione con l’Ente fiera nazionale del Tartufo bianco di Alba.
«Nel vasto contesto internazionale di Verona, popolato da grandi realtà, mi ha fatto piacere riscontrare la grande attenzione per la nostra regione. - dice l’assessore Marco Carrel - L’affluenza al nostro stand è stata alta e costante durante tutto l’evento, animato sempre da un vivo interesse per le nostre peculiarità. Desidero ringraziare l’ufficio promozione del nostro Assessorato, tutte le associazioni che hanno collaborato con noi e le aziende, sia quelle presenti sia i viticoltori che non hanno potuto partecipare e sono stati rappresentati dai loro vini. Vinitaly è stata un’occasione importante per stringere rapporti con altri Assessori e con diverse istituzioni e tessere con loro progetti futuri. Ora approfondiremo le opportunità di collaborazione per creare nuovi percorsi di promozione, che possano valorizzare ulteriormente non solo i nostri vini ma tutti i nostri prodotti di eccellenza».
«E’ andata molto bene. - commenta il vicepresidente del Consorzio Vini Valle d’Aosta e presidente della Cave des Onze Communes André Gerbore - Abbiamo avuto circa 27mila presenze estere: è stata una grande occasione per fare conoscere i nostri prodotti e il nostro territorio, la “montagna in un bicchiere”. Da parte dei distributori gli occhi sono puntati sulla Valle d’Aosta, le enoteche in tutta Italia chiedono i nostri vini. Per quanto riguarda specificamente la Cave des Onze Communes, abbiamo presentato la nuova gamma dei “vini di miniera”, che ha suscitato un notevole interesse».