Vini in Vigna, la formula funziona: “Grandi numeri”
Grande soddisfazione regna all’interno del Consorzio Vini della Valle d’Aosta per il successo ottenuto a Quart, sabato scorso, 12 giugno, in occasione del secondo appuntamento di “Vini in Vigna - Valle d’Aosta nel bicchiere”.
Mentre il precedente appuntamento si era svolto sabato 5 agosto ad Aymavilles, a fare da teatro all’iniziativa questa volta è stato il vigneto Tzeriat, nella zona del villaggio di Ollignan, dove i visitatori hanno avuto l’opportunità di camminare tra i filari e fermarsi nei vari stand a degustare, e anche ad acquistare, i vini Doc delle 33 aziende che hanno aderito.
L’occasione ha permesso anche ad alcuni visitatori di partecipare alle masterclass organizzate dall’Ais Valle d’Aosta con un focus più approfondito sulle sottozone viticole del nostro territorio, dove la superficie dedicata alla coltivazione della vigna è di circa 400 ettari, di cui circa il 95 per cento su terreni di collina e montagna.
Estremamente soddisfatto di come siano andate le cose sabato scorso è il presidente del Consorzio Vincent Grosjean, che commenta l’evento ringraziando in particolare i viticoltori partecipanti a Vini in Vigna. «Per quanto riguarda la giornata di sabato scorso, a Quart, il riscontro è stato davvero ottimo. - dichiara Vincent Grosjean - Difficile comunque avere un’idea esatta dei visitatori che hanno partecipato all’iniziativa, ma è arrivata davvero tanta gente, moltissimi giovani e turisti italiani e stranieri, oltre alla presenza di comunicatori importanti del settore enologico italiano ed europeo. C’è stato notevole interesse verso i nostri vini e questo ci fa capire che dobbiamo continuare su questa strada, perché la gente è curiosa e, oltre a degustare i vini, vuole anche conoscere i luoghi di produzione. Un po’ sottotono, invece, è stata la giornata di Vini in Vigna nei vigneti intorno al castello di Aymavilles, organizzata sabato 5 agosto scorso. Ma la minore presenza di pubblico era legata solo alle condizioni meteorologiche sfavorevoli. Ora guardiamo all’anno prossimo con l’intenzione di individuare nuove possibili “location”, perché è importante fare conoscere tutta la viticoltura valdostana. Dobbiamo però ancora mettere a punto alcuni aspetti organizzativi, perché l’idea è di portare la gente in più zone vitivinicole della Valle d’Aosta, da Pont-Saint-Martin e Donnas, fino a Morgex dove la nostra regione vanta i vigneti più alti d’Europa».