Vincenzo Albanese, il mago degli orologi
Sull’epigrafe i suoi cari hanno voluto ricordarlo come «L’Orologiaio». E in effetti Vincenzo Albanese, Enzo per tutti coloro che lo conoscevano, sapeva tutti i segreti degli orologi che riparava con la mano ferma come quella di un chirurgo. La sua è una storia che accomuna tanti uomini del sud della sua generazione. Nato il 10 settembre 1932 a San Giorgio Morgeto, in provincia di Reggio Calabria, in una famiglia numerosa - tra fratelli e sorelle erano in 11 -, Enzo Albanese capì ben presto che la sua terra non avrebbe potuto assicurargli un futuro e così emigrò al nord, a Milano. Qui, in un’orologeria, iniziò ad apprendere i primi segreti di quello che sarebbe divenuto il mestiere della sua vita. Quindi si trasferì a Genova e poi nella Svizzera tedesca dove conobbe la futura moglie Fränz Helmi che sposò nel 1964, con la quale poi visse in Germania e che gli diede i figli Nino e Janet. Negli anni Settanta Enzo Albanese e i suoi cari rientrarono in Italia e decisero di stabilirsi ad Aosta perché, durante una visita a dei parenti, la nostra regione era particolarmente piaciuta a sua moglie. Nel 1973 aprì il primo negozio di orologiaio in via Lys che pochi anni dopo traslocò in via Monte Vodice, chiuso nei primi anni 2000 dopo la scomparsa della consorte. Iniziò quindi a collaborare con la Gioielleria Trossello per cui diventò un vero e proprio punto di riferimento per la sua abilità nel riparare qualsiasi tipo di orologio. Nel frattempo si risposò con Marina Makarenko. Persona riservata ma sempre disponibile verso tutti, amava la montagna, il giardinaggio e i viaggi. Ha lavorato fino allo scorso mese di aprile, quando la diagnosi di un male incurabile lo costrinse a ritirarsi. Si è spento all’età di 89 anni venerdì 1° luglio, nella sua abitazione in via Chambéry, circondato dall’affetto dei suoi cari che lo hanno salutato per l’ultima volta lunedì scorso nella chiesa di Saint-Martin-de-Corléans.