Villeneuve, Valsavarenche, Emarèse: un segretario comunale per 3 paesi a 60 chilometri, rischio paralisi
Emarèse, Valsavarenche e Villeneuve insieme non arrivano a 1.700 abitanti, in particolare sommando Emarèse e Valsavarenche, gli abitanti sono appena 386. Tutti e 3, per motivi diversi, sono rimasti fuori dagli «ambiti territoriali ottimali» previsti dalla legge regionale 6 del 2014, che prevedono in Valle d'Aosta l'aggregazione di servizi tra Comuni e la condivisione di un unico segretario generale tra 2, 3 o 4 amministrazioni locali. Se Villeneuve e Valsavarenche sono confinanti, Emarèse si trova a 47 chilometri da Villeneuve e a 66 da Valsavarenche. Per evitare di lasciare i tre Comuni «orfani», la Regione ha ipotizzato di unirli in un'unica convenzione, in base alla quale i 3 Comuni condivideranno il segretario, come «ambito territoriale ottimale», firmando una convenzione per l'esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali.
Se ne è discusso nei giorni scorsi nella riunione della prima commissione Istituzioni e Autonomia del Consiglio Valle. Sono stati sentiti i 3 sindaci, Lucina Grivon di Emarèse, Roger Georgy di Valsavarenche e Bruno Jocallaz di Villeneuve. Ora la Lega, in una nota, lancia l'allarme: «Con la convenzione proposta dalla Giunta Testolin, e sottoposta al giudizio delle 3 amministrazioni, si rischia concretamente la paralisi dell'attività di 3 Comuni che scontano una notevole distanza fra loro».
La Lega sottolinea come l'incontro in commissione abbia evidenziato «senza ombra di dubbio, tutte le criticità e i limiti della legge 6, che è infatti già oggetto di modifica da parte del tavolo di lavoro congiunto costituito fra Consiglio regionale e Consiglio degli enti locali». «Da anni ormai le amministrazioni locali audite hanno avuto modo di rapportarsi con l'allora presidente Erik Lavevaz prima e con l'attuale presidente Renzo Testolin alla ricerca di una soluzione all'annoso problema degli ambiti che, a oggi, non è ancora stata trovata».
Per questi motivi, la Lega suggerisce di approvare una deroga alla legge 6, che «rappresenta l'unico modo per non creare ulteriori danni alle amministrazioni dei 3 Comuni».