“Ville Verte”, presentati i progetti artistici per la città
Domenica scorsa, 30 ottobre, dalle 10 alle 12.30, nella Pépinère d’Entreprises di Aosta si è svolta la presentazione aperta al pubblico degli elaborati prodotti nel corso della settimana precedente del soggiorno d’artista “Ville Verte”. La Commissione scientifica incaricata di valutare i progetti, dopo aver visionato le proposte, si riunirà per decidere quali saranno effettivamente realizzate. Il percorso artistico è iniziato sabato 22 ottobre e ha visto 8 giovani artisti provenienti da tutta Italia lavorare alla progettazione di una proposta artistica che potrà essere realizzata nella città di Aosta. La parte operativa - la realizzazione dei modelli e le lezioni - è stata ospitata dalla Pépinère d’Entreprise, mentre i ragazzi sono stati accolti nel Seminario Maggiore del capoluogo. L’iniziativa è stata promossa dall’Amministrazione comunale di Aosta, patrocinata dall’Accademia di Belle Arti di Brera e realizzata in collaborazione con lo Studio Arsenale di Aosta. Il percorso creativo-residenziale di Gabriele Belloni, Yingfei Cai, Lorenzo D’Alba, Caterina De Donato, Alice Fiou, Ettore Morandi, Graziano Riccelli e Gloria Tamborini è stato inoltre stimolato da una serie di contributi seminariali e laboratoriali forniti da vari professionisti. Si tratta di Cecilia Guida, professoressa di Storia dell’arte contemporanea ed esperta di Public Art e di arte partecipata, Viviana Vallet, storica dell’arte e dirigente della Soprintendenza, Stefano Cagol, artista conosciuto a livello internazionale per i suoi interventi site specific di arte pubblica e per la sua sensibilità ecologica ed ambientale, Francesco Roviello, titolare della Cattedra di Scultura su marmo e sulle pietre dure dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Patrik Perret, critico e storico dell’arte attivo nella divulgazione del patrimonio culturale ed artistico locale, e Davide Bongiovanni regista e designer. Gli assessori all’Urbanistica Loris Sartore e ai Lavori pubblici Corrado Cometto del Comune di Aosta hanno delineato le caratteristiche architettoniche e sociologiche delle aree da valorizzare e riqualificare, come i Quartieri Cogne e Dora o la zona di viale Europa. Il tutto è stato coordinato dall’ideatore del progetto, il professor Roberto Priod, artista e professore di Scultura all’Accademia di Brera a Milano. Tra le proposte degli 8 partecipanti, vi è il progetto “Ci sarò anche nelle notti più buie” che nasce dall’incontro diretto con un elemento vivo, naturale: il Tiglio di Sant’Orso. Questo albero, visto dall’artista Caterina De Donato come il testimone più longevo della città di Aosta, l’ha portata a sviluppare un lavoro che parte dalle sue radici e da un “taglio” virtuale realizzate in marmo verde Alpi. All’interno di questo taglio vi saranno inscritte, in acciaio lucidato, le mappe stradali che compongono i 2 quartieri interessati dal progetto: il Quartiere Dora e il Quartiere Cogne. La particolarità di questo lavoro è nell’operazione di riportare le radici del centro fuori dal centro, creando un legame immaginativo e simbolico che attraversa e unisce tutta la città. Invece Gloria Tamborini ha scelto di intervenire sull’ex lavatoio del Quartiere Cogne. Attualmente un “non luogo” che però, nel suo silenzioso esserci racchiude in sé una storia e un progetto futuro. Si tratta di una passerella in pietra bardiglio su cui ha inciso un versetto popolare. L’opera, nella sua semplicità vuole farsi ponte tra passato e futuro, tradizione e novità.