Viale della Pace, il verde pubblico “dimenticato” dal Comune viene innaffiato da dei volontari
Il manifesto affisso sulla panchina blu in viale della Pace ad Aosta, sul cui schienale l’Amministrazione comunale e il Bim hanno voluto imprimere la frase di Loren Eiseley «Se vi è una magia su questo pianeta, è contenuta nell’acqua», non lascia spazio a interpretazioni: «Questo Viale viene bagnato a mano da volontari perché il Comune non apre l’acqua da settimane e le ditte appaltate non si riescono a raggiungere. Stanno crepando queste povere piante (nuove!). Vergogna» . Il testo è corredato da una fotografia e da una didascalia eloquente: «Forsizie giovani morte! Vergogna!». Tra i volontari che pazientemente assolvono i compiti che dovrebbero essere assicurati da altri, vi è una studentessa universitaria nel settore della progettazione e della manutenzione del verde. Preferisce mantenere l’anonimato non per paura di comparire ma semplicemente perché, spiega, «Mi considero una cittadina che compie un’azione doverosa e perciò non voglio farmi pubblicità». Quindi racconta che «È da giorni che sto andando a bagnare a mano, con un innaffiatoio, viale della Pace. L'acqua per irrigare non è stata aperta da settimane e le piante stanno seccando, non ce la fanno più. Abbiamo contattato l'Ufficio del verde urbano, il sindaco Gianni Nuti tramite lettera per conoscenza come ci è stato detto dal Comune. Niente. Peccato perché avevo letto degli articoli in cui il Sindaco era dipinto come una persona più aperta a prendere seriamente la sostenibilità della città». La risposta del sindaco Gianni Nuti è infine giunta, sia pur tardivamente. In essa, Gianni Nuti si scusa per la situazione del verde in viale della Pace e assicura che sono state chieste spiegazioni alla ditta aggiudicataria che si è insediata all’inizio di luglio con un ribasso del 47 per cento. La speranza del sindaco Nuti - che sostiene di aver ereditato una situazione drammatica, ammette che l’Amministrazione comunale su questo tema è in evidente affanno e assicura di aver ripetutamente sollecitato l’intervento dell’ufficio preposto, ricordando che si sta per raddoppiare l’investimento per il verde pubblico - è che l’anno prossimo la situazione sia meno imbarazzante. Comunque dopo la segnalazione dei volontari finalmente ieri, venerdì 3 settembre, è stata riaperta l’acqua per l’irrigazione. Alcuni tubi, però, hanno delle perdite allagando alcune aree. Inoltre i manifesti dei volontari sono stati imbrattati e uno è stato bruciato. Ma qual è, in definitiva, la situazione? «Una trentina di cotone aster e due forsizie entrambe specie appena piantumate sono quasi completamente seccate in viale della Pace. È una situazione che si protrae da troppo. Grazie anche all'aiuto di mia mamma - racconta la studentessa - stiamo bagnando con l'innaffiatoio ogni giorno. Martedì scorso, 31 agosto, per esempio, siamo ritornate a bagnare alle 12 e dalle 20 alle 21.30. Noi siamo di Sarre, non viviamo ad Aosta, però spesso passiamo spesso in viale della Pace e abbiamo notato ciò che stava accadendo. Il problema non si è manifestato perché fortunatamente a luglio ci sono state tante piogge che hanno mantenuto bagnato il terreno». La giovane osserva che «Dovrebbe essere dovere del Comune irrigare il verde urbano, soprattutto dato che molti soldi sono stati stanziati per delle ditte “fantasma”, ci è stato riferito che una delle 3 imprese che hanno vinto gli appalti è romana. Anche in corso XXVI Febbraio e in corso Saint-Martin-de-Corléans non aprono l'acqua e le piante si sono seccate. Basta guardare per strada, sono secche le chiome e l'erba intorno: non è normale, perché nessuno le nota queste cose?».
La studentessa aggiunge che «Non sono purtroppo neanche le uniche vie in cui l'acqua manca, ci sono state segnalate via Roma e via Parigi prima de Lo Pan Ner, il negozio di prodotti alimentari biologici. In via Monte Grivola invece l’acqua c’è! Purtroppo i tubi sono rotti da più di un mese. Perché nessuno ha preso provvedimenti? È acqua potabile quella, mettiamo sotto pressione le falde acquifere in un periodo già abbastanza critico. Se si passa la sera si vedono i parcheggi che si allagano». Conclude la nostra interlocutrice: «È una vergogna, una grande vergogna per una città che si era aggiudicata un premio per il verde urbano nel 2010, dato che questo ora mostra evidenti segni di incuria. E chi dovrebbe occuparsene sembra irraggiungibile. Le piante chiedono solo acqua non mi sembra così difficile provvedere. La situazione è piuttosto grave soprattutto in un periodo così critico dal punto di vista ambientale. Vorremmo che il Comune risolvesse questo problema. Stiamo salvando il possibile, innaffiando mattina e sera a mano ma il Comune di Aosta deve prendersi carico di aprire l'acqua... E poi che spreco di risorse per comprare tutte queste piante e lasciarle morire. Vorrei commentare anche la notizia dell’intervento di riqualificazione del Quartiere Cogne. Bellissima idea l'ampliamento del verde gestendo meglio il traffico veicolare e i parcheggi, dato che sono presenti studi di per la mobilità e la progettazione urbanistica. Però mi chiedo: se non riusciamo a mantenere ciò che abbiamo, come pensiamo di realizzare ulteriore verde urbano? Noi tutti dipendiamo da questa terra, tanti se lo sono dimenticati».