Viaggio nelle cappelle di Montjovet, le scoperte di Guido Cossard

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Arriva al suo terzo appuntamento, oggi - sabato 14 -, la rassegna «Viaggio alla scoperta di alcune cappelle di Montjovet», proposto dal Comune e dalla Parrocchia di Montjovet. Il ritrovo è alle 17.30 alla cappella del Borgo, dove una spiegazione storico artistica introdurrà la visita alla chiesetta, al termine della quale verrà offerto un piccolo aperitivo musicale. Questo sarà il penultimo incontro, prima dell'evento conclusivo a Plangerp sabato 28 agosto, e presenta una particolarità: il fisico ed esperto di archeoastronomia Guido Cossard è stato coinvolto in una piccola ricerca che ha da subito offerto spunti curiosi da approfondire. «Il parroco don Alessandro Cavallo mi ha chiesto una piccola ricerca sull'orientamento delle chiese sul territorio, anche le più antiche - spiega Guido Cossard - Le indicazioni papali, già prima dell'anno Mille, raccomandavano che l'altare fosse "versus solem orientem", cioè verso il punto in cui il sole sorge durante gli equinozi. E in effetti la chiesa di Plangerp segue quella indicazione. Invece la chiesa del Borgo risulta molto strana, sembra girata dalla parte opposta». L'edificio sacro è a pianta rettangolare con una unica navata e la facciata è oggi parzialmente coperta dal ponte ferroviario. La prima costruzione risale al XIV secolo, però la realizzazione trecentesca fu in seguito rimaneggiata e la chiesa attuale è stata consacrata nel 1700. «I rimaneggiamenti potrebbero aver influito sull'orientamento, - continua Guido Cossard - resta da capire come e soprattutto perché. In ogni caso, il campanile dovrebbe essere quello originale, quindi in linea con la chiesa, ma anch'esso sembra orientato in modo diverso rispetto al sorgere del sole. Con il parroco cercheremo altre informazioni negli archivi parrocchiali e prenderò misure più precise». L'intero territorio di Montjovet si presta a nuove ricerche: «Il paese ha potenzialità enormi, - conclude Guido Cossard - vi è la parte preistorica, con le coppelle che riproducono le Pleiadi sulla Roccia di Chenal, e sempre in quella direzione, sul bivio, era stato trovato un sarcofago romano. C'è un tratto di strada romana, ci sono i due castelli di Saint-Germain e di Chenal e si prosegue fino al Col d'Arlaz, anche se il dolmen che si ipotizza in quella zona sarebbe già nel territorio di Challand. Sicuramente è un luogo che è stato ritenuto significativo fin dall'antichità».

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