Via libera al condominio in piazza Arco d’Augusto

Via libera al condominio in piazza Arco d’Augusto
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«L'Amministrazione comunale condivide le conclusioni critiche espresse dalla Commissione edilizia circa l'inserimento “fuori scala” del nuovo edificio, cui avrebbe preferito una diversa articolazione volumetrica». E' quanto si legge in una nota del Comune di Aosta in merito al progetto di un condominio all'Arco di Augusto. «Il progetto finale rispetta la normativa vigente - prosegue la nota - e osserva le disposizioni date da parte dell'organo preposto alla tutela, circa il rispetto delle visuali su altri monumenti vicini, in particolare sul campanile della Collegiata di Sant'Orso; pertanto, un diniego da parte degli uffici sarebbe risultato illegittimo».

L'Amministrazione comunale ritiene comunque che «Dovrebbe essere data la possibilità ai Comuni, nella fase istruttoria dell'iter amministrativo, di ricercare un accordo tra l'organo consultivo e quello preposto alla tutela al fine di individuare il giusto ed equilibrato inserimento dei volumi potenzialmente ammissibili». Inoltre «Ritiene, altresì, fondamentale che una situazione come quelle venutesi a creare debba richiamare il legislatore sulla necessità di intervenire con una misura correttiva della legge regionale 24/2009 tale da impedire un aumento volumetrico così rilevante nei centri storici in tutta la Valle d'Aosta che rischia, in alcuni casi, di compromettere lo sviluppo armonico della trama edilizia e le esigenze di tutela del patrimonio architettonico».

Il progetto di recupero e ristrutturazione con ampliamento degli edifici che si affacciano sulla piazza Arco d'Augusto ha concluso l'iter autorizzativo, culminato nel rilascio del permesso di costruire. Il processo è durato oltre 10 anni con avvicendamenti nella proprietà degli immobili e tra i progettisti incaricati, e ha visto la presentazione di diverse proposte progettuali, l'ultima delle quali è stata sottoposta all'esame della Commissione edilizia il 16 marzo scorso.

Critica Valle d'Aosta aperta

In una nota la coalizione Valle d'Aosta aperta in merito al progetto di costruzione del condominio all'Arco d'Augusto sostiene: «È sbagliato continuare ad addossare le colpe sulla legge casa, quando il permesso a costruire e la pianificazione del territorio spetta al Comune. Ancora più grave che a non assumersi la responsabilità di una scelta urbanistica sbagliata siano forze di governo come il Pd e Rete civica che, quando si candidarono come Pcp, avevano promesso agli elettori non solo una città migliore ma anche un'Amministrazione trasparente e giusta per tutti».

Valle d’Aosta aperta sostiene che «Il Comune con questo permesso a costruire ha fatto una scelta: autorizzare tetti piani e senza lose in centro, andare contro il parere della Commissione edilizia e sminuire qualsiasi approfondimento della quinta Commissione, già convocata per lunedì, riducendolo a semplice presa d'atto. Noi abbiamo un'idea diversa rispetto alla pianificazione del territorio, chiedendo una sospensione della legge casa nei Comuni dove è stata ampiamente utilizzata, ma non certo derogando ad elementi qualificativi dei centri storici».

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