Vertice a Saint-Vincent sul futuro delle scuole “Un’altra offerta culturale negli edifici inutilizzati”

Vertice a Saint-Vincent sul futuro delle scuole “Un’altra offerta culturale negli edifici inutilizzati”
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Non sono rimasti soddisfatti gli esponenti della minoranza consiliare di Saint-Vincent dell’incontro tenutosi nel pomeriggio di giovedì scorso, 20 gennaio, in Municipio alla presenza dell’assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri, del dirigente scolastico Luca Barbieri e della Soprintendente Marina Fey sullo scottante tema che sta tenendo banco in questi giorni nella cittadina termale: la chiusura ormai definitiva dell’Istituto turistico (ex Ipr), i cui corsi verranno trasferiti nella sede principale di Verrès.

«Dopo oltre quarant’anni Saint-Vincent rimane senza scuola superiore con grave danno per le attività economiche dell’indotto. - scrivevano nella mattinata di ieri, venerdì, in una nota congiunta, i consiglieri dei due gruppi di minoranza “Saint-Vincent Insieme per cambiare” e “Iiriti-Jacquemet Saint-Vincent” - Auspischiamo che proposte concrete a vantaggio del nostro comprensorio sorgano entro breve tempo dai lavori della commissione regionale competente in materia. In attesa di verificare la possibilità di istituire un nuovo liceo sportivo, il paese rimane purtroppo senza scuole superiori, con grave danno per le attività economiche dell'indotto. Manterremo in ogni caso l’attenzione vigile sulla vicenda affinché siano salvaguardati gli interessi della nostra comunità, già oltremodo colpita dalla crisi economica e sociale».

Non si arrestano quindi le discussioni dopo la notizia, di alcune settimane fa, dello spostamento, a partire dal prossimo anno scolastico 2022/2023, del corso di Turismo dalla sede dell’ex Ipr che si trova ora all’Auditorium di Saint-Vincent a quella principale di Verrès, decisione che anticipa la completa chiusura della scuola che avverrà dal 1° settembre 2026.

«Sicuramente la presenza a Saint-Vincent dell’Assessore regionale e dei due dirigenti è un fatto positivo, il dialogo in questi casi aiuta sempre. - precisa il consigliere di minoranza Erik Camos - Durante l’incontro abbiamo ribadito le nostre posizioni, rimarcando l’importanza di avere una scuola superiore in paese. Abbiamo anche proposto, considerato che a Verrès ci sono circa ottocento ragazzi, di spostare alcune sezioni a Saint-Vincent, per garantire agli stessi studenti migliori condizioni di studio. Le motivazioni espresse dai dirigenti in merito allo spostamento sono di natura tecnica, ma decidere dove localizzare la scuola è un tema politico. Lo stesso avvenne nel 2015, in merito alle elementari, quando si decise di mantenere i due plessi uno a Moron e uno nel capoluogo».

«Proprio data l’importanza del tema che stiamo affrontando, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro a Saint-Vincent. - ribatte il sindaco Francesco Favre - Capiamo le motivazioni che hanno spinto la Regione a prendere questa decisione, e crediamo che ci sia margine perché a Saint-Vincent gli edifici pubblici inutilizzati possano essere riconvertiti nell’ottica di una nuova offerta culturale. Abbiamo avuto rassicurazioni in tal senso e saremo convocati in occasione dei lavori della Commissione regionale competente».

«Durante l’incontro di giovedì, abbiamo apprezzato l’apertura da parte della Regione, ma siamo rimasti piuttosto sconcertati dal fatto che nessun componente della Giunta comunale di Saint-Vincent sia intervenuto nella discussione, compreso il Sindaco che, pur facendo da mediatore, non ha preso alcuna posizione. - rimarca Erik Camos - Ci hanno parlato di “opere compensative”: accettiamo volentieri la proposta di una programmazione futura, ma chiudere una scuola è una questione completamente diversa».

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