Verso una soluzione per il caso dei disegni realizzati dagli studenti del Liceo Artistico nel sottopassaggio

Verso una soluzione per il caso dei disegni realizzati dagli studenti del Liceo Artistico nel sottopassaggio
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Si firmano con una sigla e si sono dati regole chiare: i “writers”, che alla fine della scorsa estate hanno iniziato a decorare il sottopasso di corso Padre Lorenzo ad Aosta, sono studenti del Liceo artistico e ci tengono a non essere confusi con generici vandali. La loro attività è stata osservata, nel corso dei mesi, da molte persone: alcune hanno espresso apprezzamento e simpatia, una ha invece chiamato le Forze dell’Ordine per identificare e allontanare quelli che riteneva degli imbrattatori. Le minacce, che già li avevano spaventati in autunno, si sono poi concretizzate in una denuncia, per fortuna solo una. Sono molte le persone che invece si sono fermate a parlare con loro, scoprendo che erano studenti: alcuni cittadini hanno affrontato l’argomento con il sindaco di Aosta Gianni Nuti, preoccupati che i giovani potessero essere sanzionati per la loro arte libera.

La lettera dei professori

Si sono espressi anche i docenti del Liceo Classico, Artistico e Musicale, dopo una riunione collegiale in cui è stata proposta loro l’idea del sindaco Gianni Nuti per salvare la situazione. Una lettera è stata recapitata alla Giunta comunale con richieste precise. «Sappiamo che i nostri studenti non hanno proceduto in maniera corretta - si legge - perché non hanno avvertito l’Istituzione scolastica né richiesto i necessari permessi per produrre quelle rappresentazioni artistiche. Il Comune si faccia carico in prima persona di verificare che le autorità competenti recepiscano il senso del gesto compiuto dai nostri studenti, così da evitare che essi patiscano conseguenze sproporzionate».

I progetti per il futuro

A sottolineare l’iniziativa, pure al Sindaco, aveva già pensato l’ispettrice per la scuola secondaria in Valle d'Aosta Gabriella Vernetto che dopo aver visto i graffiti ha proposto ai ragazzi di collaborare all'illustrazione di un albo per l'infanzia. «La missione della scuola è di educare i ragazzi e al tempo stesso di valorizzarne i talenti e le competenze. - sottolinea Gabriella Vernetto - Questa vicenda permetterà ai giovani che sono coinvolti di comprendere l’importanza del rispetto delle regole quando ci si lancia in un progetto. Non si può tuttavia non apprezzare la valenza culturale della loro iniziativa: hanno trasformato il sottopassaggio, che è un luogo triste, grigio e anonimo, in una galleria d'arte a cielo aperto, dove la gente, incuriosita, si ferma e guarda. È un'iniziativa, che avrebbe potuto e dovuto essere fatta nel rispetto delle regole, ma non è certo un atto di vandalismo». Il sindaco Gianni Nuti commenta: «I lavori che dei ragazzi nel sottopassaggio e sono pregevoli e interessanti, ma è giusto sottolineare che in un luogo pubblico è necessario chiedere permessi per poter effettuare qualunque tipo di azione, sia pure di valore artistico, che cambi i connotati del luogo. Questo è anche un messaggio di educazione civica che va trasmesso nelle istituzioni scolastiche. D'altro canto azioni punitive sono controproducenti e creano semplicemente uno scollamento tra ciò che è a beneficio pubblico e ciò che è un desiderio privato. Ciò che hanno fatto i ragazzi deve essere non soltanto completato in quel contesto, valorizzato con un corredo fotografico, riflessioni sui significati simbolici che sono stati evocati sulla profondità con cui l'iconografia per graffiti affonda le radici nella storia, ma anche immaginando un'azione di di replica su altri luoghi dimenticati del territorio, che verrebbero abbelliti e rinnovati, grazie a progetti che magari insieme agli insegnanti potranno concepire i ragazzi stessi. Quindi niente da censurare ma bisogna chiedere alla collettività di essere accolti e poi la collettività è pronta a dare degli spazi perché la creatività sia sviluppata nel modo migliore possibile».

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