«Verso un turismo lento, di estrema importanza nella parte culturale»
«Noi vogliamo che l'impegno dei nostri uffici sia messo a disposizione delle comunità locali e che possa poi servire ad aggiungere alla propria gamma di offerte turistiche quella culturale». Lo ha detto l'assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio Jean-Pierre Guichardaz introducendo all'assemblea del Cpel - martedì scorso, 27 aprile - la presentazione dei progetti Pitem Pace, Piter e Mineralp (tutti nell’ambito della cooperazione Alcotra) sul territorio. Secondo Jean-Pierre Guichardaz la cultura «Può essere elemento di traino di un'offerta turistica che oggi più che mai si connota per un turismo lento, turismo che oltre alle offerte consuete legate ai grandi eventi e al contesto termale ha anche un elemento di estrema importanza nella parte culturale».
I progetti illustrati, ha detto l'Assessore, si «Propongono di valorizzare alcuni siti, per esempio legati all'epoca preistorica, e altri più recenti. Hanno come obiettivo da una parte l'aspetto della conservazione e della manutenzione, dall'altra quello della conoscenza e quindi della rappresentazione del nostro patrimonio. Come dico spesso, il patrimonio culturale è elemento identitario che però va raccontato, spiegato e condiviso con i cittadini».
Illustrando ai sindaci i progetti di cooperazione, Lorenzo Appolonia dirigente regionale della Struttura analisi scientifiche e progetti cofinanziati della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali, ha spiegato che «Le risorse sono tutto sommato ridotte, non si può pensare di fare grandissime operazioni. Quello che noi cerchiamo di far capire è come con queste risorse in ogni caso si possano creare strumenti e metodologie di approccio che riguardano il patrimonio e che possono essere la base per poter poi ampliare i risultati aggiungendosi, aggregandosi, creando dei circuiti, dei momenti che possono riguardare tutta l'amministrazione, tutta la regione».
In particolare l’asse Piter - che coinvolge la nostra regione e l’Haute Savoie - riguarda il recupero del Castello Sarriod de la Tour a Saint-Pierre, la valorizzazione del «pon viou» - il ponte vecchio - di Introd e del sito archeologico nei pressi del parco avventura di Pré-Saint-Didier. Per ciò che concerne invece Mineralp (Italia e Svizzera), si parla del recupero del Castello di Saint-Marcel per la realizzazione di un centro di documentazione sulle attività di scavo delle macine e l’uso del rame. Infine per quanto riguarda i progetti Pitem Pace (dove Pace sta per patrimonio, cultura ed economia), questi riguardano i sistemi di controllo e monitoraggio da remoto dei ponti storici e le iniziative per far scoprire e rendere accessibili i siti presi in esame dagli altri «filoni». I temi presi in considerazione: la preistoria, le fortificazioni, il sacro e la Resistenza.