Verso le assunzioni fino a 36 mesi anche senza conoscere il francese

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L'assemblea del Cpel ha espresso parere favorevole al disegno di legge regionale che mira a rendere possibili le assunzioni in sanità anche per coloro che non superano la preliminare prova di accertamento di conoscenza della lingua francese. In questo caso, il disegno di legge prevede che il personale sanitario e gli operatori socio-sanitari «siano comunque ammessi alle prove successive e, qualora le superino, siano inclusi in apposite graduatorie separate che, in caso di esaurimento o assenza delle corrispondenti graduatorie ordinarie, possono essere utilizzate dall’Usl esclusivamente per assunzioni a tempo determinato con contratti di lavoro subordinato di durata pari a 36 mesi». L’Usl organizzerà corsi di francese e garantirà la possibilità di svolgere prove di accertamento linguistico con cadenza semestrale: in caso di superamento nell'arco dei 3 anni, il contratto passerà a tempo indeterminato, con la corresponsione dell'indennità di bilinguismo. Questa nuova disciplina «temporanea e sperimentale», si legge nel disegno di legge, fa seguito alla «particolare pressione cui il sistema sanitario regionale è stato sottoposto negli ultimi anni, aumentata a seguito dell'emergenza da Covid-19. Il sistema di reclutamento previsto dalla normativa vigente non ha, infatti, consentito di rispondere adeguatamente alla forte domanda di nuove professionalità. In particolare, le modalità di accertamento linguistico, nell'ambito del reclutamento a tempo indeterminato, si sono rivelate in diversi casi non funzionali alla necessità di una selezione qualitativamente all'altezza della situazione».

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