Verso il tutto esaurito o quasi in alberghi e Bed & Breakfast
Difficile replicare le edizioni passate, dopo le interruzioni dovute al Covid, ma c’è ottimismo da parte degli operatori nel settore della ricettività per l’avvicinarsi della Fiera di Sant’Orso, in versione primaverile, che si terrà sabato 2 e domenica 3 aprile
«Siamo ancora lontani dai grandi numeri del 2019, ma si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. - afferma Marco Bich dell’Hotel HB Aosta e delegato Adava per Aosta - Il nostro albergo, che ha 33 camere in tutto, è al completo e anche i colleghi stanno lavorando bene in questi giorni. E’ pressoché impossibile fare paragoni con gli anni precedenti al Covid, nei quali erano stati raggiunti numeri molto importanti. Di solito nei fine settimana primaverili ad Aosta si lavora comunque bene e la concomitanza della Fiera di quest’anno ha fatto lievitare le richieste per quel periodo. Nulla di eclatante, ma siamo comunque soddisfatti». Quanto alla tipologia di clientela, all’hotel di via Malherbes, nel primo week end di aprile saranno presenti tanti italiani, alcuni anche clienti storici della Fiera, qualche francese e svizzero.
Sono quasi al completo anche l’Hotel Duca d’Aosta di piazza Narbonne (50 camere) e l’Omama di via Torino, che dispone di 60 camere. «Sinceramente ero scettico sulle nuove date della Foire, ma ho dovuto ricredermi, alla fine le prenotazioni stanno arrivando e nelle 2 strutture manca poco al tutto esaurito. - dichiara Alessandro Cavaliere, responsabile delle 2 strutture - Credo che sarà difficile riuscire ad arrivare alle 170mila presenze degli anni clou della Fiera, ma la macchina organizzativa sta lavorando. Per ora ci sono tante prenotazioni da parte delle aziende, e degli enti istituzionali, mancano ancora i turisti veri e propri, quelli abituati a muoversi a gennaio, però siamo fiduciosi».
«Le prenotazioni ci sono, ma certo non è come per altre edizioni della Fiera, quando le richieste arrivavano anche 6 mesi prima. - conferma Eleonora Baccini titolare con il papà Almo di Le Rêve Charmant Chambre d'Hôtes, una struttura aperta nel 2013 che ospita 6 camere - Fortunatamente la nostra è una struttura piccolina, e non ci sono difficoltà ad occuparle. Sicuramente lo spostamento dalla data canonica di fine gennaio ad aprile ha influito, e rimane la sensazione che non tutti siano a conoscenza di questa edizione primaverile della Fiera». Nella Chambre d’Hotes di Eleonora Baccini, ci saranno quasi tutti italiani e qualche svizzero.
Tutti occupati già da fine febbraio, e fino alla fine di maggio, dalla troupe televisiva che sta girando le nuove puntate della serie di Rocco Schiavone gli appartamenti di via Sant’Orso, sempre di proprietà della famiglia Baccini, aperti nel 2018.
E’ al completo anche l’Hotel Cecchin, il 3 stelle di via Ponte Romano, a 2 passi da piazza Arco d’Augusto. «Fortunatamente siamo riusciti ad occupare le nostre 10 camere. - sostiene il titolare Jean-Marie Patrizi - La differenza rispetto agli passati è che di solito chiedevamo le 3 notti di permanenza, mentre per questa edizione, ci diamo dovuti accontentare delle 2 notti. Si tratta di clienti diversi, italiani e francesi, non habitué della Fiera, che hanno prenotato tramite i portali. Va bene così, l’importante è ripartire e vedere un po’ di movimento in città».
«Siamo al 50 per cento delle prenotazioni in questo momento. - commenta Michele Melillo dell'Hotel La Belle Epoque 2 stelle situato in via D'Avise, 12 camere in tutto - Qualche richiesta è arrivata, ma niente di paragonabile alle passate edizioni. Fortunatamente alcune camere sono occupate dagli espositori, ma turisti fino a questo momento, ne abbiamo sentiti ben pochi».