Verso il Conseil Fédéral della verità E Rete Civica convoca i progressisti

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«Non si era mai verificata una crisi di maggioranza così lunga, che va avanti da oltre un anno e che ha delineato scenari inquietanti». Lo scrive Rete Civica, componente del Progetto Civico Progressista, che all'inizio della legislatura regionale esprimeva un'assessora - Chiara Minelli - nella Giunta di Erik Lavevaz. Rete Civica organizza per sabato prossimo, 11 giugno, alle 16 nel salone della biblioteca comunale Ida Desandré di viale Europa, ad Aosta, un incontro pubblico dal titolo «C'è una speranza per la politica valdostana? Quale il ruolo delle forze progressiste?». Rete Civica ricorda che già prima dell'attuale crisi «la politica valdostana stava attraversando uno dei momenti più bui della sua storia. Non era mai successo, come avvenuto nel 2020, che il Consiglio regionale fosse sciolto anticipatamente per impossibilità di esprimere un presidente della Regione». Rete Civica vuole che i partiti progressisti valdostani si interroghino sulla situazione, cercando «un percorso che permetta di uscire da una impasse strutturale che nuoce a tutta la pubblica amministrazione e a tutta la comunità valdostana». L'incontro di sabato «è aperto a tutti i cittadini e a tutti i gruppi che vorranno esporre le loro considerazioni».

Ma prima di questo c’è un altro appuntamento, a dir poco atteso. E’ il Conseil Fédéral dell’Union Valdôtaine in calendario lunedì prossimo, 6 giugno, a Tzanti de Bouva a Fénis. I vertici del Mouvement dovranno sottoporre al parlamentino unionista l’ipotesi di alleanza con la Lega per rinforzare la maggioranza che sostiene il governo di Erik Lavevaz. O meglio ri-proporre, perchè siamo al secondo tentativo dopo quello andato a vuoto un paio di mesi fa. Nel frattempo però un po’ di lavoro sul territorio evidentemente c’è stato, tanto è vero che al vertice con le sezioni unioniste - lunedì scorso, 30 maggio - la maggioranza dei presidenti si è espressa a favore dell’intesa con la Lega. Anche perchè è cambiata la prospettiva: il patto in Regione non «chiama» automaticamente l’alleanza per le prossime elezioni politiche e non tocca l’alleanza in Comune ad Aosta. Attenzione: non solo Lega. A Fénis alla base saranno sottoposte anche le altre 2 alternative: accordo con Pour l’Autonomie di Augusto Rollandin o andare avanti con l’attuale assetto, a 18. Ora restano da ratificare gli equilibri in Giunta. Siamo al 6 a 4 per l’Uv, con le 2 presidenze al Mouvement. Scenario complicato dalla perdita di coesione nel gruppo degli 11 Autonomisti. Se l’Union è tutta per il matrimonio con il Carroccio, il coordinatore di Alliance, Albert Chatrian ha già preso pesantemente le distanze, esprimendo nelle scorse settimane «più di qualche dubbio». Dubbi condivisi dall’altro consigliere del gruppo, Corrado Jordan.

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