Verrès, siglata la convenzione tra il Comune e l’Oratorio
Dopo il voto unanime espresso dal Consiglio comunale nella sua ultima seduta, mercoledì scorso, 7 aprile, è stata firmata la convenzione tra il Comune di Verrès e l’Oratorio Frère Gilles per le attività educative rivolte ai ragazzi per il 2021. «Sul territorio - spiega il consigliere Nunzio Totaro, presidente della commissione competente - non esiste alcun ente che svolga il compito assunto da questo Oratorio ovvero l’accompagnamento nella crescita dei più giovani come supporto alle famiglie e, in particolar modo, come contrasto al disagio giovanile». Sulla base di una convenzione già in essere, è così stata rivista la posizione del Comune per inserirsi - prosegue Nunzio Totaro - «non come semplice erogatore dei contributi necessari e controllore, ma come collaboratore attivo nelle varie fasi di organizzazione delle attività educative. Ci sarà un incontro in sede di programmazione, uno trimestrale per monitoraggio ed infine una verifica finale come condivisione e riflessione al termine delle attività. Un ulteriore sostegno è dato da un contributo di 10mila euro annui suddivisi in 2 tranches». Lo stesso Nunzio Totaro aveva proposto, in sede di Consiglio comunale, un cambiamento di modalità d’azione: «In passato, si prevedeva la presenza di un rappresentante comunale per la maggioranza e di uno per la minoranza all’interno del direttivo dell’oratorio con una presenza frequente e, talvolta, non sempre necessaria. Questi incontri dovrebbero dar luogo ad una nuova commissione, ma in realtà possono essere assorbiti dalla commissione che già presiedo in modo da non avere doppioni». Di certo, il valore dell’Oratorio parrocchiale è ben sentito dal paese e «il parere unanime espresso in Consiglio rappresenta proprio questo sentimento», conclude il consigliere a cui si aggiungono le parole del parroco don Alessandro Venturin: «Questa convenzione significa avere la possibilità di un programma educativo più approfondito per i ragazzi; significa risorse importanti da applicare al loro cammino, mentre il contributo è una certezza maggiore per garantire un servizio prolungato che, anche in tempi difficili della pandemia, non ha mai lasciato soli i giovani e le famiglie soprattutto nell’attività di dopo-scuola».