Verifica di maggioranza: il nuovo assessore a gennaio

La verifica di maggioranza è di fatto chiusa ma resta un nodo da dirimere: quello dell'assessorato all'Ambiente e Trasporti, affidato ad interim al presidente Erik Lavevaz da maggio, quando Chiara Minelli si è dimessa.

Per conoscere l'identità del nuovo titolare bisognerà attendere il 2022.

Lo conferma la presidente dell'Uv Cristina Machet che spiega: «Gli incontri tra le forze politiche si sono conclusi con la diffusione del comunicato congiunto di una settimana fa. Ora stiamo operando, attraverso piccoli gruppi di lavoro, alla revisione del programma che non cambierà ma verrà rimodulato. Per quanto riguarda la nomina relativa all'assessorato ci ritroveremo dopo l'approvazione del bilancio, che sbarcherà in Consiglio Valle a metà dicembre. Prevedibile che il nome arrivi con il nuovo anno». Cristina Machet conferma anche che la proposta del Pd di nominare un assessore tecnico in modo da garantire la presenza femminile in giunta, non ha trovato condivisione nell'ambito della coalizione.

La fusione di Alliance Valdôtaine e VdA Unie

«Ufficializziamo un passaggio fondamentale che semplificherà il quadro politico e faciliterà il nostro lavoro nelle istituzioni; è una tappa utile per dare slancio al dibattito e ci auguriamo che il percorso possa proseguire tramite confronto leale e costruttivo» con tutte le forze politiche. A dirlo - in Consiglio Valle nella mattinata di mercoledì scorso, 1° dicembre - è il consigliere Albert Chatrian, capogruppo della nuova compagine politica Av Vda Unie Mouv', nata dalla fusione di Alliance Valdôtaine e VdA Unie e di cui fanno parte gli assessori Luigi Bertschy e Luciano Caveri e i consiglieri Albert Chatrian e Corrado Jordan. Il nuovo gruppo appoggerà «questa maggioranza che deve proseguire nel suo cammino, creando la stabilità necessaria per compiere le giuste scelte sulla comunità tutta e avere una voce autorevole negli incontri con lo Stato». «Non intendiamo formare un nuovo soggetto politico - aggiunge il vicecapogruppo Corrado Jordan - ma si tratta di una scelta condivisa da un anno» con «un documento che è stato accettato e che prevedeva il riavvicinamento delle forze autonomiste». Ora si apre «una nuova fase politica», conclude Jordan, che si auspica «porti risultati concreti per la nostra Regione».