“Vento e caldo dimostrano le scelte inadeguate del progetto Pila-Couis I”
Tra le motivazioni addotte per realizzare il progetto Pila-Couis I ve ne sono molte false ed estremamente discutibili. Altrettanto lo sono quelle dichiarate da alcuni partecipanti alle conferenze dei servizi e sempre dimostrabili in ipotetici confronti (sempre rifiutati). Vi sono poi dichiarazioni che i fenomeni atmosferici smentiscono nella realtà. Un consigliere, già propositore di tesi personali sui rock glacier, in occasione del sopralluogo con altri consiglieri il 1° agosto 2023 al Couis I, commentando le forti raffiche di vento che in quell'occasione spazzavano la Platta de Grevon, dichiarò su La Vallée notizie del 5 agosto 2023: “durante la visita il vento era forte, ma la chiusura di Pila nella stagione invernale per il vento è un avvenimento davvero raro”. Il riferimento era diretto alla consigliera Erika Guichardaz che, dopo il sopralluogo, aveva dichiarato: “al Couis tira vento, e così forte che, forse, si è capito perché quella grande stella non ha molto senso. Se fa così freddo martedì primo agosto, immaginatevi nel resto dell'anno”. Su La Stampa del 28 novembre 2024 il presidente della Pila S.p.A. Davide Vuillermoz dichiarava, in merito al rinvio dell'apertura della stagione invernale 2023/24: “le nevicate non sono state sufficienti per l'apertura nella zona di Pila e si sono poi aggiunti il forte vento e il numero ridotto di giornate di freddo per l'innevamento programmato”. Questo è solo il primo episodio che conferma il sospetto che l'approfondimento di alternative a quel progetto poteva essere considerato e non era così insensato, specie alla luce degli evidenti cambiamenti climatici degli ultimi anni con raffiche di vento sempre più intense e temperature sempre più miti in inverno anche nella conca di Pila. Il tempo, che è galantuomo, darà la possibilità di verificare l'inadeguatezza delle scelte effettuate e darà la possibilità di confermarle.