Vecchi film contro film nuovi

Il governo regionale della Valle d'Aosta ha attivato un osservatorio sulla crisi idrica, con l'obiettivo di "monitorare l'evoluzione della situazione e l'efficacia delle misure adottate e per proporre misure di adattamento e di adeguamento degli interventi stessi". Sarà un osservatorio sia tecnico sia politico, che farà da cabina di regia per le iniziative che riguardano l'approvvigionamento idrico e il contrasto delle conseguenze della scarsità di precipitazioni.

Non vi è dubbio che l’andamento anomalo delle precipitazioni del 2022 e di questo abbiano causato un reale impoverimento delle risorse idriche, questo in tutta Italia e soprattutto in quelle regioni che hanno una vocazione naturalistica, agricola o di allevamento, o tutte e tre.

Osservatori, indagini, commissari, sono tutte soluzioni utili per le emergenze, ma sono appunto l’approccio allo stato di emergenza, serve che dopo aver preso atto, soppesato il problema, capito esattamente quale sia l’entità e il peso specifico dell’emergenza, occorre risolvere, normare le lacune, soprattutto pensare a un piano che prevenga il prossimo evento critico.

Troppo spesso in Italia inseguiamo il problema, e lo facciamo sempre in emergenza, quando questo tocca livelli socialmente inaccettabili.

La capacità di sopportazione del popolo Italiano andrebbe studiata dai sociologi, sopportazione e dimenticanza sono le due strutture portanti degli Italiani, su cui si calibrano anche la politica e la comunicazione.

Se solo imparassimo a chiedere un po’ di più, a pretendere dalla classe politica delle soluzioni concrete per chi l’ha eletta a rappresentanza, se solo sapessimo indignarci e mantenere il ricordo di chi troppo spesso cambia casacca, di chi dimostra di pensare alla poltrona e non al bene comune, forse anche noi potremmo contribuire al generale miglioramento della gestione della cosa pubblica. Perciò speriamo che questa cabina porti davvero una regia produttiva e non diriga solo un film già visto.