Vapelline, il baratto amministrativo nel pacchetto di misure anticrisi

Vapelline, il baratto amministrativo nel pacchetto di misure anticrisi
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L’Amministrazione comunale di Valpelline ha messo in campo una serie di misure a sostegno delle famiglie, al fine di offrire un aiuto in questo momento di grande difficoltà che sta vivendo il paese.

Un primo intervento era stato approvato dalla Giunta a dicembre e consisteva a seconda delle fasce di reddito degli utenti nella gratuità, nella riduzione al 50 per cento o nel mantenimento dei costi per il Servizio di refezione e trasporto scolastico. Martedì scorso, 27 aprile, il Consiglio comunale ha approvato una nuova misura: il “baratto amministrativo”. Si tratta di un’iniziativa che consente alle famiglie in grave difficoltà di trasformare quanto dovuto all’Amministrazione per imposte, come ad esempio la Tari o l’Imu, in ore di lavoro nella manutenzione del verde e di altri beni comunali. Ovviamente non si tratta di una possibilità di scelta tra pagare oppure ore di lavoro ma è una possibilità riservata esclusivamente a che si trova oggettivamente in condizioni di disagio. Ogni ora di lavoro corrisponderà a circa 10 euro di debito. Un tributo simbolico da versare, si legge nel regolamento, che privilegia gli Isee più bassi, le famiglie con 4 o più figli minori, quelle monogenitoriali con figli a carico, con maggiorenni disoccupati o in cassa integrazione. Il sindaco Maurizio Lanivi commenta: «Si tratta di una possibilità per l’Amministrazione comunale di recuperare le somme dovute dalle famiglie mettendole nelle condizioni di adempiere alle loro pendenze in maniera decorosa».

La Giunta convocata subito dopo il consiglio ha poi approvato altre 3 misure di aiuto. Innanzitutto la diminuzione dell’Imu per i proprietari di immobili commerciali che abbiano applicato una riduzione degli importi fissati nei contratti di affitto agli esercenti. Quindi il “taglio” del 50 per cento della voce relativa alla pubblicità del canone unico patrimoniale per le attività commerciali. Poi la proroga al 31 dicembre dell’esenzione della voce relativa all’occupazione del suolo pubblico per le attività commerciali, prevista dal decreto legge Draghi solo sino alla fine del mese di giugno.

Preso atto delle difficoltà di socialità che la zona rossa ha causato ai giovani del paese, il Consiglio ha inoltre deciso di dare mandato agli uffici di attivare anche per l’estate 2021 i centri estivi #EstateconTe per i mesi di luglio e agosto. Anche in questo caso è prevista la gratuita per le famiglie che rientrato nella fascia di reddito più bassa. Alle altre è richiesto un contributo di 10 euro. Verrà anche proposto il servizio di accompagnamento allo studio #ioStudioconTE per il mese di agosto con oneri interamente a carico dell’Amministrazione. «Un pacchetto di misure volte ad aiutare le famiglie in un momento di grande crisi per tutto il paese - osserva il sindaco Maurizio Lanivi - ma con l’obiettivo anche di ricostruire i rapporti umani che la pandemia a minato».

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