Vandali danneggiano i presepi nel borgo di Bard La Sindaca furiosa: “Ora basta, la devono pagare”
E’ davvero suggestivo in questi giorni passeggiare nel borgo di Bard, che per le festività è stato abbellito con ben 373 presepi di tutte le forme, le dimensioni e i materiali, realizzati da residenti a Bard e nei paesi vicini, da titolari di esercizi commerciali, da associazioni del territorio, da istituti scolastici e da parrocchie. L’atmosfera è particolarmente magica nelle ore serali, quando si accedono le luci delle varie installazioni. Fino a domenica 8 gennaio sarà anche possibile votare il proprio presepe preferito attraverso schede e moduli disponibili nella sala comunale di piazza Cavour, davanti alla chiesa.
Purtroppo, però, non tutti apprezzano il lavoro degli altri. Anzi, qualcuno si diverte a distruggerlo, per passare il tempo. O a portare via qualche addobbo, così per ridere. Solo che non è la prima volta che capita e la sindaca Silvana Martino ha tutt’altro che voglia di ridere: «Ho deciso di presentare denuncia ai Carabinieri, questa volta la devono pagare. E’ successo nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. Sono stati ripresi dalle telecamere. E’ un gruppo di ragazzi che non sanno come passare il tempo e vanno in giro a fare danni. Hanno portato via alcune sculture dentro le fontane - un paio di Re Magi, Gesù Bambino e la Madonna - e ne hanno danneggiata un’altra, rubato una lanterna, messo attributi volgari alle statue degli elfi, sottratto degli abiti di Babbo Natale e rovinato altre cose. Il danno economico esiste perché le sculture rubate dalle fontane sono alte una trentina di centimetri e non costano pochi euro. Tuttavia il problema non è tanto economico quanto di mancanza di rispetto del lavoro degli altri. Sono venuti apposta per compiere atti di vandalismo e non la passeranno liscia. Sono stupidi perché la zona è videosorvegliata».
«Ci siamo ammazzati di lavoro un mese per addobbare il borgo in ogni angolo, in ogni finestra. - rincara la dose la sindaca Silvana Martino - Ora dovremmo anche preoccuparci di qualche idiota che, non sapendo cosa fare della propria vita, viene a spaccare quello che abbiamo fatto? A questi ragazzi bisogna cominciare a drizzargli il pelo, che imparino cos’è il rispetto!».