Valtur verso il concordato preventivo Stop prenotazioni, Pila «alla finestra»

Pubblicato:
Aggiornato:

Blocco delle prenotazioni per la prossima stagione estiva. La crisi di Valtur si è materializzata con la richiesta di concordato preventivo. Al telefono gli operatori che raccolgono le prenotazioni spiegano che «al momento nessun resort è prenotabile. La direzione ha bloccato la vendita». Il tour operator, tramite lo studio legale Lombardi Segni e associati, ha presentato al tribunale di Milano la domanda di concordato . L’estate Valtur è in bilico e, a rischio, ci sono non solo le vacanze di molte migliaia di turisti, ma anche i posti di lavoro di un migliaio di lavoratori stagionali. La questione riguarda anche la nostra regione visto che a Pila c’è il residence Valtur, con 650 posti letto. Una struttura che a dirla tutta non apre in estate, anche se da un paio di anni viene utilizzata per ospitare centinaia di piccoli calciatori che a metà giugno partecipano al Trofeo Snoopy (già Trofeo Topolino) di calcio.

Una volta depositata la domanda, il Tribunale si dovrà esprimere fissando i termini di presentazione del Piano entro un minimo di 60 giorni, fino a un massimo di 120. L’azionista - il fondo di private equity Investindustrial - sembra però intenzionato a investire ancora e a sostenere la procedura. La decisione presa dai manager consentirà di lavorare a un piano e di bloccare i creditori che, in attesa che il tribunale di Milano si esprima sulla domanda di concordato, dovranno congelare le loro istanze. Il Ministero per lo Sviluppo economico ha convocato azienda e sindacati per giovedì prossimo, 15 marzo.

I tempi appaiono però molto stretti per immaginare una piena attività per l’estate. L’agenda della stagione prevede che in aprile vengano avviati i lavori di manutenzione e poco dopo si aprano le selezioni del personale. Sarebbe una corsa contro il tempo e i sindacati che stanno seguendo la vicenda (Fisascat, Filcams e Uiltucs) ne sono ben consapevoli.

Facendo un passo indietro, bisogna ricordare che la storia di Valtur ha incontrato le prime difficoltà ormai molti anni fa e che il gruppo è già stato in amministrazione straordinaria nel 2011. In Italia si può definire il tour operator che ha creato il modello di villaggio all inclusive con i resort di Ostuni e Capo Rizzuto. I diversi tentativi di salvataggio e rilancio che si sono susseguiti non hanno mai avuto successo e anche sull’ultimo, quello fatto ad aprile 2016 da Investindustrial - che ha puntato oltre 100 milioni di euro sul tour operator - c’è un grande punto interrogativo, nonostante l’ulteriore doppio aumento di capitale. Il 15 novembre 2017 Valtur ha firmato l’accordo con il Gruppo Cassa depositi e prestiti per la cessione della proprietà di tre resort nelle storiche location turistiche italiane di Marina di Ostuni, Marilleva e, appunto, Pila.

Nell’esercizio 2016/17, il tour operator aveva registrato oltre un milione di presenze, tra la stagione invernale e quella estiva, con un aumento del 13 per cento rispetto all’anno precedente. Il fatturato totale dell’anno, comprensivo anche dei ricavi ancillari, era stato di circa 86 milioni di euro, in crescita del 7 per cento sull’anno precedente.

«Posso dire che anche quest’ultimo inverno è stato particolarmente positivo per il Valtur di Pila - afferma Michel Martinet, sindaco di Gressan - per cui al di là delle vicissitudini della “casa madre” resto ottimista sul destino della struttura valdostana. Prendiamo atto della situazione e attendiamo gli sviluppi, che non dipendono da noi».

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031