Valsavarenche, Pino Dupont dice «basta»

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«Ho 71 anni compiuti, alla fine della legislatura che va a iniziare ne avrei 76. Insomma, non ho più l’età». Parole di Pino Dupont, sindaco uscente di Valsavarenche. Parole con le quali annuncia di non volersi più candidare alla carica di sindaco. Anche qui è iniziato il conto alla rovescia per le elezioni comunali. Come a Saint-Pierre, ad Arnad e a Issime, si andrà al voto a maggio per il rinnovo del Consiglio comunale.

«Io sono qui in Comune da 40 anni, e gli ultimi 10 da Sindaco. Basta. Al 99 per cento non prenderò più parte alla competizione elettorale» prosegue Pino Dupont. «Essere sindaco è impegnativo, - prosegue - qui a Valsavarenche lo è in modo particolare. C’è il problema della viabilità, che resta sempre in primo piano. E poi io non sono della generazione “dei computer”. Adesso però passa tutto da lì. Bisogna essere costantemente aggiornati».

Con i suoi 171 abitanti (dato Istat di dicembre 2020) Valsavarenche è il più piccolo dei Comuni che andranno al voto tra un paio di mesi. Nel 2017 si era presentata una sola lista - «Ouhaentze Valsavarenche» - senza la designazione del candidato sindaco: Giuseppe Dupont è stato rieletto in seguito dal consiglio, una volta insediato. Gli altri candidati erano Luca Solferino (vice sindaco), Clara Girard e Luigino Jocollé (assessori), Adriano Chabod (sindaco dal 1975 al 1988 e poi commissario fino al 1993), Liliana Nicolussi e Claudio Vicari.

Qualche movimento per il «dopo Dupont» in paese c’è, nei giorni scorsi si è tenuta una riunione per vagliare le disponibilità. Persone pronte a candidarsi ce ne sarebbero, non per la carica di sindaco. Tra i nomi che circolano per la fusciacca vi è quello di Richard Chabod, dipendente della Fratelli Ronc di Introd. E’ stato invitato agli incontri anche Stefano Chabod presidente della Pro Loco di Villeneuve, di casa a Fenille.

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