Valle d’Aosta Futura: «Promuovere le terapie precoci domiciliari»
«Da giugno 2021 a tutt’oggi opera in Valle d’Aosta una rete di volontari, composta da sanitari e non, che ha preso in carico centinaia di pazienti affetti da Covid 19 che lamentavano il completo abbandono da parte dei medici di base e delle strutture sanitarie del territorio che, come da protocollo ministeriale, si limitavano a prescrivere “tachipirina e vigile attesa” e a consigliare la chiamata del 118 in caso di aggravamento dei sintomi». È quanto si legge in una nota del movimento Valle d’Aosta Futura che prosegue: «L’applicazione di questo protocollo ministeriale ha determinato l’aggravamento, talvolta irreversibile, delle condizioni di salute di tantissime persone, il ricovero tardivo in ospedale, il sovraffollamento dell’ospedale stesso, l’impossibilità di fornire cure ed interventi adeguati per tutte le altre patologie».
Sempre secondo Valle d’Aosta Futura «Lo studio apparso il 22 agosto scorso sulla prestigiosa rivista “Lancet Infectious Diseases” dal titolo “La casa come nuova frontiera per il trattamento di Covid-19: il caso degli antinfiammatori” (autori Giuseppe Remuzzi, Fredy Suter, Norberto Perico e Monica Cortinovis), conferma la validità e l’efficacia delle terapie precoci domiciliari già ampiamente utilizzate fin dal 2020 da medici aderenti o non ad organizzazioni come Ippocrate e Comitato Terapie Precoci Domiciliari. La rete regionale, in stretta collaborazione con il Comitato nazionale fondato dall’avvocato Erich Grimaldi e dal dottor Andrea Mangiagalli, si è costituita a giugno 2021 a seguito della manifestazione, indetta dal Comitato stesso, davanti alla sede degli studi Rai della Valle d’Aosta e alla successiva raccolta firme (ben 1.300 solo in Valle d’Aosta!) per una petizione indirizzata al Ministro alla Sanità al fine di ottenere il riconoscimento delle terapie precoci domiciliari per Covid 19 e ha fornito, a tutti i valdostani che ne facevano richiesta, una rapida presa in carico con terapie precoci ed efficaci».
La nota di Valle d’Aosta Futura evidenzia che «A tutt’oggi, anche in Valle d’Aosta, nonostante un incontro con l’Assessore alla Sanità in data 24 novembre 2021, le strutture competenti non hanno mai preso in considerazione né tanto meno applicato queste terapie che hanno largamente dimostrato la loro efficacia in questi 2 anni. E’ ora che Consiglio, Giunta, Assessore competente ed Azienda Sanitaria della Valle d’Aosta prendano atto del fallimento dei protocolli ministeriali e diano piena attuazione alle terapie precoci domiciliari per tutelare la salute dei valdostani affetti da Covid 19 e ripristinare nel più breve tempo possibile il corretto funzionamento di tutte le strutture sanitarie ospedaliere e del territorio. Chiediamo inoltre alle forze politiche che presentano delle candidature per le elezioni politiche del 25 settembre di prendere una chiara e netta posizione al riguardo».