Valle d’Aosta Futura: «Per combattere il Covid bisogna puntare sulle cure domiciliari precoci»

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In una nota Valle d’Aosta Futura interviene sulle «Sospensioni di quei sanitari che non hanno accettato di sottoporsi all’inoculazione del siero sperimentale - si legge - e che non intendono sottoporsi al costoso tampone che ha una validità di sole 48 ore. Sanitari che per un anno e mezzo hanno contribuito fattivamente ad arginare l’emergenza sanitaria. Sanitari che tutti definivamo eroi. Ora sono diventati dei reietti perché non accettano il siero genico, la loro assenza amplificherà la crisi strutturale in cui versa ormai da tempo il sistema sanitario valdostano». Valle d’Aosta Futura osserva che «Sin dal 1° settembre il mondo della scuola è stato colpito da misure analoghe. Scuola sopravvissuta, con enormi difficoltà, ad un anno interrotto e ad uno intermittente grazie anche a quel personale docente e non docente che oggi non può più entrarci liberamente e svolgere il proprio ruolo. E a partire dal mese di ottobre vi è l’intenzione di estendere l’obbligo del Green Pass a tutti i dipendenti pubblici e privati! A tutti coloro che stanno, con grande difficoltà ed evidenti sacrifici difendendo le più elementari libertà dell’essere umano sancite dalla Costituzione Italiana (1947), dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948), dalla Convenzione di Oviedo (1997) e dalla Risoluzione 2361 del Consiglio d’Europa, va tutta la nostra solidarietà, il nostro profondo rispetto, la nostra totale vicinanza». La nota di Valle d’Aosta Futura prosegue assicurando che «Non siete e non sarete mai soli! Persone che ritengono che il “certificato verde” non sia un provvedimento sanitario, ma essenzialmente politico e altamente discriminatorio, basato sul falso presupposto secondo il quale i “vaccinati” non siano contagiosi. Su questo ormai quasi tutti concordano, anche l’Anma lo ribadisce sul Corriere.it e i dati lo stanno ampiamente dimostrando. Di fatto, a parte la Francia, nella maggioranza dei Paesi Europei queste misure restrittive non vengono applicate in modo così esteso. “Vaccinati” a scadenza che, ogni 6,9,12 mesi dovranno sottoporsi ad una nuova inoculazione per mantenere il diritto al lasciapassare per circolare, per lavorare, per vivere. E’ stato ormai acclarato: la copertura del pseudo vaccino scade! “Vaccini” autorizzati pur in fase sperimentale dall’Ema e dall’Aifa con la motivazione che non esistono cure efficaci». Secondo Valle d’Aosta futura, ciò non corrisponde a verità: «Le cure infatti esistono, sono praticate sin dalla primavera 2020 e hanno consentito di avere ottimi risultati. Sono ormai tantissime le prese di posizione che sottolineano l’illegalità di questi provvedimenti, non ultima quella del sindacato di Polizia (Cosap) che ha ultimamente indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Interno, al Capo della Polizia e a tutti gli organi di stampa. Alle Istituzioni valdostane lanciamo un accorato appello affinché operino per ripristinare un reale stato di diritto garantendo a tutti i cittadini valdostani le libertà per le quali i nostri antenati hanno duramente lottato e hanno dato la vita. All’assessore Luciano Caveri chiediamo di riconsiderare certe recenti prese di posizione arroganti e minacciose e di operare con democratica attenzione al fine di assicurare un sereno anno scolastico ad alunni, studenti, genitori e operatori scolastici tutti evitando di alimentare divisioni e discriminazioni. Gli chiediamo inoltre in considerazione anche del suo importante vissuto politico (Deputato, Parlamentare Europeo, Presidente della Regione e più volte Assessore) di operare sempre nel pieno rispetto della Costituzione Italiana sulla quale ha ripetutamente giurato. All’assessore Roberto Barmasse chiediamo di lavorare per una profonda ristrutturazione del nostro sistema sanitario che metta finalmente al centro la persona e favorisca concretamente un’assistenza domiciliare e territoriale. Se così sarà, anche il progetto del centro ospedaliero dovrà essere seriamente rivisto e ridimensionato. Gli chiediamo inoltre di mettere in atto un reale, concreto e democratico confronto atto a promuovere sul nostro territorio le Cure Domiciliari Precoci Covid 19 che hanno dimostrato inequivocabilmente nei fatti la loro efficacia e altresì di promuovere una seria e capillare campagna formativa e informativa (a partire dalle Famiglie e dalle Scuole) sul ruolo fondamentale del nostro sistema immunitario per il benessere psico-fisico di ogni essere vivente. A tutti coloro che hanno responsabilità politico-amministrative e che hanno a cuore il futuro della nostra meravigliosa Valle, chiediamo di favorire concretamente un dialogo sereno che consenta a tutti i cittadini valdostani di sentirsi parte integrante di una comunità in cammino verso il futuro e non verso il medioevo».

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