Valgrisenche piange la scomparsa di Camillo Boson, sindaco e fondatore della Societé pour le Developpement Touristique

Valgrisenche piange la scomparsa di Camillo Boson, sindaco e fondatore della Societé pour le Developpement Touristique
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Una vita spesa per la Valgrisenche: si possono riassumere così i quasi novant’anni di Camillo Boson, storico ex sindaco del paese ed impresario edile conosciuto in ogni angolo della Valle d’Aosta, scomparso nel pomeriggio di venerdì scorso, 7 maggio, nella sua casa di via Montmayeur ad Aosta. Da qualche anno viveva nel capoluogo regionale, però il suo cuore era sempre a Planté, il piccolo villaggio dove nacque il 26 maggio del 1932. Con gli occhi di un bambino aveva visto - seppur da lontano - gli orrori della guerra e poi con quelli di un ragazzo la ritrovata normalità. Aveva studiato da geometra ad Aosta e fu proprio quella professione a permettergli di cambiare vita.

Quando aveva ventisei anni decise di abbandonare temporaneamente la sua valle per iniziare l’attività di impresario edile, costruendo dappertutto nella regione. Suoi alcuni caseggiati simbolo di Aosta - come l’avveneristico per i tempi Condominio Costance in via Guido Rey e le prime costruzioni lungo le nuove via Chambery e via Lys, come pure fu il realizzatore dell’Hotel des Myrtilles di Chez Carral, uno dei nuovi complessi turistici della Valgrisenche che si affacciava al turismo invernale. Amante dello sci alpino, infatti, Camillo Boson aveva frequentato con costanza tante stazioni, valdostane e non, e decise di provare a proporre anche a Valgrisenche una costruzione innovativa, moderna e funzionale sulla falsariga di quelle che aveva visto nei suoi viaggi nelle Alpi. Forse fu proprio in quel frangente che in lui balenò l’idea di proporre la sua vallata anche ai turisti degli sport invernali. Così, agli inizi degli anni Settanta, per volontà di Camillo Boson e di altri personaggi lungimiranti che ebbe la capacità di coinvolgere, nacque la Societé pour le Developpement Touristique de la Valgrisenche. L’azione della Societé fu portata avanti da Camillo Boson anche nella sua vesta di amministratore comunale, come consigliere dal 1980 al 1985 nelle amministrazioni guidate da Luigi Béthaz e Eugenio Bovard, dal 1985 al 1995 come sindaco, tanto che si spese molto per promuovere sempre di più la Valgrisenche sul mercato italiano e pure internazionale, a cominciare dalla vicina Francia. Come sindaco volle recuperare l’area di Mondanges, inoltre durante il suo doppio mandato l’ex fabbricato dell’Enel, in disuso, fu rilevato dal Comune e trasformato nell’attuale Foyer de Montagnes, la struttura ricettiva più grande della Valgrisenche.

Uomo serio e colto, era un profondo conoscitore del territorio: nel suo studio da geometra ad Aosta aveva sbrigato centinaia e centinaia di accatastamenti di vagreusen, divenendo il geometra di fiducia di tante famiglie originarie di Valgrisenche. Se con la sua visione era riuscito ad individuare le prospettive di sviluppo della sua vallata molto prima deglii altri, negli ultimi anni aveva sofferto parecchio per lo smantellamento di uno dei due impianti di risalita e per il ridimensionamento della stazione sciistica.

I funerali di Camillo Boson sono stati celebrati lunedì scorso, 10 maggio, nella chiesa di Valgrisenche. L’attuale sindaco Aline Viérin, durante la funzione, ha ricordato “Un homme au caractère inflammable, combatif, dont tous se souviennet pour sa cohérence de pensée et sa justesse morale”.

Camillo Boson lascia la moglie Ivana Stacchino, i figli Corrado, Annamaria e Alessia, la nuora Ivana Perron, i generi Fabio Como e Jacques Fosson e gli adorati nipoti Emmanuel, Ariel e Ethan Como e Samuel, Nicolas ed Estelle Fosson.

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