Valgrisenche, la Festa del Ricordo Una comunità «segnata» dalla diga

Valgrisenche, la Festa del Ricordo Una comunità «segnata» dalla diga
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Oggi, sabato 17, Valgrisenche accoglie la “Festa del Ricordo”, dedicata alle persone che a metà degli anni Cinquanta furono costrette ad abbandonare le proprie case per lasciare spazio alla costruzione della diga di Beauregard. La nascita dello sbarramento - nella piana pochi chilometri a monte del capoluogo - costrinse tutti gli abitanti dei villaggi di Beauregard, Sevey, Suplun, Fornet, Chapuis, Usellières e Surier ad emigrare a valle, lasciando per sempre le proprie dimore.

Proprio a loro si rivolge il ricordo degli abitanti di Valgrisenche che oggi, sabato, si riuniscono in una giornata particolare. Il programma della festa si sviluppa a partire dalla Messa celebrata alle 10 nella cappella di Châtelet a cui segue l’omaggio ai defunti del 2022, affiancato da alcuni racconti delle vicende di quelli che vengono definiti “émigrants”, ovvero gli «sfollati» della diga di Beauregard. Al termine della funzione, spazio al pranzo in compagnia ospitato al Vieux Quartier, nel capoluogo di Valgrisenche. Dalle 15.30 quindi, l’attenzione si sposta sulla presentazione del libro «Madame Gerbelle-Storia di un Dono», il racconto della vita di «Geppina» Gerbelle e della pratica del «secret» scandito dalle parole di Davide Mancini.

«È un’occasione per tornare alle origini. - dichiara Aline Viérin, sindaca di Valgrisenche (foto) - All’inizio partecipavano solo i discendenti delle famiglie che hanno abbandonato i villaggi, ma di anno in anno sta diventando una ricorrenza sempre più importante che coinvolge tutti gli abitanti di Valgrisenche».

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