Vaccino, prima dose all’80 per cento dei valdostani entro la fine di luglio: gli obiettivi dell’Usl
Il 70,06 per cento della popolazione valdostana ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino anti Covid-19.
Lo ha riferito Marco Ottonello, direttore generale pro tempore dell'Usl di Aosta durante la conferenza stampa per fare il punto sulla campagna vaccinale che si è svolta nella mattinata di giovedì scorso, 17 giugno, nel salone Maria Ida Viglino di palazzo regionale.
«I dati sono leggermente inferiori alla media nazionale con 87.605 persone vaccinate a mercoledì 16 giugno, ma i dati di oggi hanno superato la quota di 88mila» ha aggiunto Marco Ottonello.
I residenti in Valle d'Aosta sono 125.034 e l’obiettivo dell'Usl è di vaccinare con la prima dose, entro la fine di luglio, almeno l'80 per cento. Per questo motivo l'invito rivolto a tutti i valdostani è quello di aderire alla campagna.
«Allo stato attuale tutti i maggiorenni sono prenotati e possono prenderne nota sul portale Internet dell’Usl. Anzi possono decidere di anticiparsi accedendo al portale dei vaccini» ha aggiunto il direttore sanitario dell'Usl, Guido Giardini.
Da lunedì prossimo, 21 giugno, anche i cittadini nati tra il 1982 e il 2003, compiuti i 18 anni, possono prenotare la somministrazione con il Moderna nelle farmacie aderenti all'accordo stipulato tra la Regione, l'Usl, Federfarma e Assofarm. Il vaccino nelle farmacie è alternativo a quello offerto mediante il portale dei vaccini e proposto nei centri vaccinali.
«Sappiamo che vi è un 7-8 per cento della popolazione che non vuole vaccinarsi, è fisiologico» ha precisato ancora Guido Giardini.
L'assessore regionale alla Sanità, Roberto Barmasse, è intervenuto sulla possibilità di una deroga alla somministrazione «eterologa» del vaccino per chi ha avuto come prima dose AstraZeneca e ha meno di 60 anni. «L'indicazione statale per ora è chiara: AstraZeneca si somministra solo sopra i 60 anni».
Vi è «Una oggettiva difficoltà a smaltire le scorte dei vaccini AstraZeneca e Janssen Johnson&Johnson» ammette Marco Ottonello.
E si registrano«Adesioni scarsissime» agli open day pensati per chi ha più di 60 anni: «A ieri abbiamo avuto solo 4 richieste». Marco Ottonello aggiunge che «Se questo è il trend, non saremo nelle condizioni di smaltire le dosi». Per questo, l'Usl e la Regione stanno valutando di «Restituire e mettere a disposizione delle altre regioni i vaccini disponibili», dopo aver utilizzato le quantità di AstraZeneca presenti in Valle d’Aosta per le seconde dosi degli over 60. Nella nostra regione la giacenza di dosi al 16 giugno è di 6.030 Pfizer, di 2.497 AstraZeneca, di 1.793 Moderna e di 2.694 Janssen.
L’Usl della Valle d’Aosta ha segnalato all’Aifa-Agenzia italiana del farmaco un possibile caso di reazione avversa al vaccino AstraZeneca: la conferma del direttore sanitario Guido Giardini è arrivata proprio durante la conferenza di giovedì scorso. Si tratta di un uomo giovane ricoverato lunedì scorso, 14 giugno, all'Ospedale regionale Umberto Parini di Aosta con sospetta embolia polmonare. Il giovedì antecedente era stato vaccinato con AstraZeneca, nelle ore seguenti la vaccinazione aveva manifestato difficoltà respiratorie e un malessere divenuto via via sempre più acuto.