Vaccino Covid,un po’ di chiarezza
Convenienza?
Dipende da quale vaccino verrà utilizzato. Oltre al costo della singola dose, considerando che potrebbero essere necessari anche dei richiami con una seconda dose da somministrare come quello della Pfizer, c’è da tenere conto della conservazione e della distribuzione. Secondo un dato pubblicato per errore da segretario di Stato belga, Eva De Bleeker, i prezzi europei dei vaccini sarebbero i seguenti: Oxford/AstraZeneca 1,78 euro; Johnson & Johnson 6,98 euro; Sanofi/GSK 7,56 euro; BioNTech/Pfizer 12 euro; CureVac 10 euro; Moderna 14,78 euro; Sputnik 5 5,59 euro.
Quanto durerà la copertura vaccinale?
Al momento vi sono diversi studi in atto. Sono emersi casi in cui dei pazienti guariti sono tornati ad ammalarsi nel giro di qualche mese. Succederebbe anche con una immunità mediata dal vaccino? A quanto pare no, dallo studio del vaccino Pfizer, ma non vi sono studi di lungo termine. La funzione principale del vaccino è da comprendere nell’ottica più ampia di generare un calo rilevante dei casi gravi in un breve lasso di tempo, durante il quale si dovrebbero continuare ad osservare le norme di distanziamento sociale. In questo modo verrebbe dato un notevole colpo contro la diffusione del virus.
Chi si vaccina è sempre infettivo?
In generale chi si vaccina sviluppa anticorpi specifici, in special modo le immunoglobuline G, la cui permanenza nell’organismo garantisce l’immunità. Questo perché un vaccino non serve per curare una malattia, ma per prevenirla prima del contagio. Una immunità di qualche mese comporterebbe la necessità di fare dei richiami, come avviene già per altri tipi di vaccini. Occorre ricordare che una recente analisi di Nature mostra come alcuni dei vaccini potrebbero bloccare i sintomi, ma non l’infezione o il contagio. Le più recenti affermazioni dei responsabili di Moderna sembrano confermare che in questo caso chi si vaccina potrebbe continuare a essere infettivo, ma c’è un accesso dibattito in proposito.
Chi è già stato contagiato sarà obbligato ad una eventuale vaccinazione resa obbligatoria per legge?
Il vaccino non funziona come i farmaci utilizzati nelle terapie antivirali, che vengono impiegati quando ormai si è manifestata la malattia; è un mezzo per prevenirla, da somministrare a chi non ha ancora contratto il virus. Sull’obbligo si entra in un terreno scivoloso. Innanzitutto sarebbe necessario studiare una strategia di somministrazione ai soggetti più a rischio di contrarre forme gravi di Covid-19. Sarebbe preferibile una campagna di sensibilizzazione della popolazione a monte. Così però si esce dall’ambito scientifico entrando in un altro che non compete ai tecnici e gli scienziati: quello politico!
Vaccinarsi o meno in assenza di vincoli di legge?
Partendo da un approccio razionale e non basato su fake news e pregiudizi al momento si tratta di una scelta personale degna in ambo i casi di rispetto...I vaccini salvano vite umane sempre che siano fatti da scienziati di enti possibilmente liberi indipendenti e senza scopo di lucro di multinazionali (ma questo è un mio pensiero). Dal punto di vista scientifico il vaccino Pfizer, il più diffuso al momento, ha superato tutti i test di verifica (in assenza di prove su presunte pressioni sulle agenzie del farmaco, seppur dietro vi siano grossi interessi economici). Rimangono tuttavia ignoti gli effetti secondari a lungo termine del vaccino o la copertura a lungo termine almeno di quelli a RNA messaggero come quello Pfizer. Non esistono dati a disposizione né studi in merito se non quello relativo all’efficacia. Occorre ricordare che la scienza e la medicina non si basa su singoli articoli per quanto promettenti, ma su una revisione sistematica di varie ricerche su un dato tema nel corso di molto tempo oltre che di ripetibilità. Insomma servono tanti studi, sperimentazione e osservazione e dibattito su vari casi prima di dichiarare una evidenza scientifica e consolidare l’incertezza statistica e quindi avere ragionevoli certezze!