Uno studio preliminare della viabilità per risolvere i problemi delle strade regionali che convergono al “nodo” di Pont-Suaz

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Le criticità del tratto di strada regionale numero 20 tra il Comune di Gressan e località Pont Suaz, a Charvensod, sono state al centro di un’interpellanza presentata in Consiglio Valle da Forza Italia giovedì scorso, 21 novembre.

«Oltre un anno fa, l'Assessore aveva annunciato l'individuazione in tempi brevi di soluzioni definitive sia per la sicurezza che per il traffico. - ha commentato il consigliere Christian Ganis - Nonostante l'adozione di qualche misura di mitigazione del rischio, permangono seri problemi di sicurezza sia per gli automobilisti che per i pedoni. Inoltre, su quel tratto di strada si continuano a manifestare ogni giorno lunghe code che aumentano i tempi di percorrenza, l'inquinamento da smog e il rumore. Quali interventi avete realizzato per risolvere questa situazione e cosa avete intenzione di fare dare una soluzione definitiva al congestionamento del traffico?».

«I maggiori rallentamenti si concentrano nell’area tra la rotonda e il ponte di località Pont-Suaz, nel tratto di collegamento con la viabilità di ingresso ad Aosta e si determinano in particolare in alcune specifiche fasce orarie dei giorni lavorativi. - ha rimarcato l’assessore alle Opere pubbliche Davide Sapinet - La risposta a tali criticità deve intervenire in diverse direzioni e coinvolgere più attori, a partire certamente dalle strutture dell’Amministrazione regionale, ma anche i Comuni coinvolti e la Città di Aosta. Per quanto riguarda le soluzioni di competenza della Regione, il tratto compreso tra Gressan e il Pont-Suaz, tenuto conto anche dell’importante traffico veicolare di oltre 3 milioni di veicoli all’anno, è stato interessato negli anni dalla realizzazione di diversi interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale mediante la costruzione di rotatorie oltre che di diversi percorsi pedonali. Quel tratto di strada è stato anche interessato negli anni 2021, 2022 e quest'anno da interventi di adeguamento della pavimentazione stradale con conglomerato bituminoso fonoassorbente a bassa emissione acustica in attuazione del Piano di azione per la gestione del rumore ambientale su questa strada. Inoltre, i Comuni di Gressan e Charvensod, anche su sollecitazione della Regione, hanno rimosso le piattaforme rialzate, posizionate negli anni precedenti, riducendo i disagi agli utenti della strada e la rumorosità conseguente il transito veicolare».

«A ottobre, - ha proseguito Davide Sapinet - la Giunta regionale ha anche approvato l’aggiornamento del Piano d’azione quale strumento ricognitivo degli ulteriori interventi da realizzare nel prossimo quinquennio dall’Amministrazione, nell’ambito degli altri strumenti pianificatori: tenuto conto anche dei positivi risultati ottenuti, è stato previsto di ripavimentare ulteriori tratti della strada con conglomerato bituminoso fonoassorbente a bassa emissione acustica. Infine, nei prossimi mesi è programmato l’affidamento di uno studio preliminare della viabilità complessiva nell’ambito territoriale della Plaine e dell’Envers, che individui le possibili soluzioni per la risoluzione delle criticità che interessano la strada regionale 20 di Gressan nonché le altre strade regionali che convergono al nodo di Pont-Suaz. Uno studio complesso e articolato, che potrà già consegnarci dei dati nella sua fase intermedia e che ci permetterà di avviare le conseguenti interlocuzioni con il Consiglio della Plaine e i Comuni coinvolti».

«Si ribadisce tuttavia l’importanza di una azione condivisa con la Città di Aosta, - ha concluso Davide Sapinet - a partire dalla soluzione del nodo del ricongiungimento delle vie Paravera e Valli Valdostane e del collegamento tra il centro città e l’area F8, che potrebbe sgravare una parte del traffico che si incanala attualmente lungo via 1° Maggio. Allo stesso tempo, occorre anche approfondire i ragionamenti sull’opportunità di un eventuale nuovo ponte, ma a partire dal confronto sulle soluzioni relative ai collegamenti interni alla città e con il coinvolgimento del Conseil de la Plaine».

«Le criticità sono state discusse in vari Consigli, ma nessuna soluzione è stata individuata. - ha replicato il consigliere Christian Ganis - Le parole sono tante, ma i fatti sono pochi: queste criticità rappresentano fonte di stress e soprattutto di perdita di qualità di vita sia per gli automobilisti che per coloro che vivono lungo quella strada. Senza contare che a breve, con l'avvio della stagione sciistica, i problemi non faranno che aumentare».

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