Uno stadio di biathlon a Epinel di Cogne Il progetto dell’ingegner Edoardo Mezzaro

Uno stadio di biathlon a Epinel di Cogne Il progetto dell’ingegner Edoardo Mezzaro
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Nella sua tesi di laurea Edoardo Mezzaro ha inserito tutte le passioni che ha: quella per le costruzioni - non si diventa ingegnere edile per caso - l’amore per Cogne e il mondo del biathlon. L’argomento della tesi? Il progetto di un poligono per il biathlon in uno stadio a Epinel.

Una storia complessa, quella che ha portato Edoardo Mezzaro a laurearsi a Torino lunedì 29 marzo scorso. Il suo voto finale di 106 è frutto di anni di studio sui banchi del Politecnico e di “applicazione” sulle piste di sci di mezza Europa. Perché a dispetto del titolo di ingegnere del quale può fregiarsi ora Edoardo Mezzaro è anche uno dei tecnici della nazionale Juniores di biathlon, la squadra che quest’inverno ha conquistato parecchie medaglie ai Mondiali di Obertilliach, in Austria, anche grazie alle prestazioni delle sorelle Beatrice e Martina Trabucchi di Brusson e di Stefan Navillod di Châtillon.

Conciliare lo studio e la passione, diventata un lavoro, nel biathlon non è stato semplice. Pertanto la tesi di laurea “Progetto preliminare per la realizzazione di un impianto sportivo per la pratica del biathlon nel Comune di Cogne” ha di fatto messo insieme i due mondi di Edoardo Mezzaro.

“Uno stadio

per rivalutare Cogne”

Edoardo Mezzaro è anche il fidanzato - da nove anni - di Martina Carrara, l’astro nascente della nazionale di biathlon italiano. L’alpina di La Salle, neanche a farlo apposta, lo ha conosciuto sulle piste. Non quelle di Cogne, che resta la patria del fondo ma dove il biathlon non è una rarità. Fabio Cavagnet partì proprio da Cogne e con la divisa della Forestale conquistò il terzo posto nella sprint dei Mondiali Juniores di Kontiolathi nel 1974, prima medaglia iridata valdostana in questa disciplina. “Io non ho certo avuto una carriera come quella di Fabio, però il biathlon mi ha permesso di restare nel mondo dello sport. Come la buona parte dei ragazzi del mio paese ho iniziato con il fondo, però a un certo punto mi sono stufato. - racconta Edoardo Mezzaro - Avevo sempre avuto un occhio di riguardo per il biathlon, un giorno l’allenatore del Bionaz/Oyace Gianfranco Zenoni mi chiese se volessi provare”. Edoardo Mezzaro è arrivato quindi “tardi” al biathlon, ha iniziato a sparare subito con il fucile calibro 22 saltando la pratica giovanile con le armi ad aria compressa. “Gareggiavo per il Gran Paradiso ma mi allenavo a Bionaz. Mi tesserai con loro nel 2009, gareggiati per qualche stagione in Coppa Italia ed ebbi la fortuna di poter restare in quell’ambiente, prima come allenatore dello Sci Club Bionaz/Oyace per 5 anni e poi in nazionale”.

Da 4 stagioni Edoardo Mezzaro fa parte dello staff della squadra Juniores azzurra. Da novembre a marzo frequenta le piste del vecchio continente osservando i futuri campioni e pure gli impianti di sci all’avanguardia creati nel corso del tempo in Europa.

“Molte località hanno rinnovato i loro poligoni e le loro strutture - continua Edoardo Mezzaro - anche perché il biathlon è uno sport in crescita. Così ho pensato a un progetto per un nuovo impianto sportivo nella mia Cogne, un’idea per concludere nel modo migliore il piano di studi e anche per stimolare chi di dovere a fare qualcosa. Cogne ha delle bellissime piste di fondo, ma per organizzare eventi a livello internazionale serve di più. Abbiamo bisogno di impianti all’altezza, lo stadio del fondo dei Prati di Sant’Orso è superato e non più in grado di ospitare manifestazioni di alto livello rispetto agli standard attuali”.

Con queste certezze Edoardo Mezzaro si è messo in gioco è ha ridisegnato la parte bassa di Epinel, quella che dalla strada regionale si snoda verso la Grand Eyvia dove prima del 2000 sorgeva il campeggio. “Lo spazio per realizzare un impianto di alto livello c’è. Chiaramente, nella mia tesi, non ho tenuto conto dei costi, ho fantasticato e creato un poligono in grado di ospitare le gare dei Mondiali e di Coppa del Mondo e piste che la Ibu, la Federazione Internazionale, potrebbe approvare. E’ un esempio di come si potrebbe agire per riqualificare questa zona di Cogne: se uno pensa allo sci di fondo, nella mia vallata, pensa ai Prati di Sant’Orso, però lì i vincoli paesaggistici erano difficili da far convivere con il poligono di tiro. A Epinel, invece, si può fare”.

Il progetto preliminare, nella sua relazione, ipotizza una spesa di 10 milioni e 700mila euro per realizzare uno stadio del biathlon di nuovissima generazione. “Come ho già detto - conclude Edoardo Mezzaro - non ho badato a spese, il mio è un lavoro per l’università e non un progetto. Però, se da qui qualcuno volesse partire per provare a percorrere una nuova strada per rilanciare Cogne in ambito sportivo e turistico, non potrei che esserne felice”.

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