Uno spiraglio per le vecchie terme di St-Vincent Proposta di messa in sicurezza per 700mila euro
Langue, secondo l’opinione dei 2 gruppi di minoranza di Saint-Vincent, la situazione del recupero delle storiche Terme. Ma c’è una novità, emersa durante il Consiglio straordinario monotematico che si è svolto martedì scorso, 7 maggio, e che era stato richiesto proprio dai consiglieri di opposizione: nello scorso mese di aprile la società concessionaria - la Bonatti Spa - ha presentato al Comune, attraverso lo studio dell’architetto Roberto Rosset, un progetto che prevede la messa in sicurezza del vecchio edificio dello stabilimento termale, la Fons Salutis, e del percorso di accesso, con una spesa prevista di 700mila euro. Il progetto è già stato concordato con la Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali.
Le terme di Saint-Vincent sono state ancora una volta al centro del dibattito durante il Consiglio comunale di martedì, a cui hanno partecipato anche i tecnici e i professionisti incaricati dal Comune, il responsabile unico del procedimento Ivan Isabel e gli avvocati Ascanio Donadio e Filippo Bucchi.
Nel corso del dibattito è stato anche ricostruito il lungo iter, iniziato nel 2010. La cifra per gli investimenti prevista nel project financing di 14 anni fa era di quasi 18 milioni di euro, mentre in realtà finora sono state realizzate opere soltanto per circa 10 milioni di euro, lavori che hanno perlopiù riguardato interventi sull’edificio delle “Nuove Terme”, in particolare per la zona dedicata al benessere.
«Il project financing prevedeva la riqualificazione di 3 edifici - ha sottolineato l’architetto Ivan Isabel - mentre sono stati eseguiti lavori solo su un edificio». «Dopo 3 anni di attività sul tema della Giunta Favre, ci aspettavamo novità di rilievo che, invece, non sono arrivate. - hanno dichiarato in una nota i consiglieri di minoranza - Lo stallo, purtroppo, prosegue, e l’argomento dovrà essere aggiornato nelle settimane future, quando si potranno avere maggiori riscontri in merito alla revisione del project financing e al riequilibro della convenzione». Il consigliere Erik Camos ha incalzato l’Amministrazione sostenendo che il progetto di recupero del vecchio edificio non è sufficiente se non si intravede un futuro possibile utilizzo della struttura. Il nodo, a parere delle minoranze, sta nella convenzione, che pare essere sbilanciata in favore della concessionaria. «La presenza dell’avvocato, ora incaricato di assistere il Comune, è risultata importante per chiarire molti aspetti, soprattutto quelli legati alla ennesima richiesta di revisione del Piano Economico Finanziario da parte di Bonatti, che, da convenzione, può avvenire solo dopo l’intervento sulla Fons Salutis» dicono ancora dalle minoranze.
L’attenzione del gruppo “Saint-Vincent insieme per cambiare” si è concentrata sull’Hotel Source e sul centro nefrologico. Il sindaco Francesco Favre ha risposto che vi erano stati interessamenti per l’hotel ma non vi è stata nessuna concretizzazione, probabilmente a causa dei volumi imponenti dell’edificio e dei conseguenti costi elevati di rifunzionalizzazione. In merito al futuro del centro nefrologico, si sta cercando una continuità oppure un’alternativa. «Credendo nel futuro del centro nefrologico, stiamo operando attivamente per la sua conferma. - ha detto Francesco Favre - Sull’Hotel Source occorrerà cercare soluzioni per la sua riqualificazione, anche al di fuori della concessione termale. Nel frattempo, è stata definita la possibilità di dare copertura da parte del Comune a quanto non coperto dal contributo della Regione per la revisione della Funicolare. Nel gennaio 2024, il Comune ha ottenuto 970mila euro di contributo regionale. I lavori saranno eseguiti quest’anno e l’ascensore dovrebbe riaprire nel 2025».