“Uno spettacolo senza la festa: colpa della burocrazia” Lo sfogo del presidente dell’Association Roberto Bonin
«C’è amarezza, tanta amarezza». Sono i giorni che precedono la finale regionale delle batailles de reines e il presidente dell’Association Roberto Bonin è al lavoro senza sosta in arena. Tutto deve essere pronto nei minimi dettagli. Anche troppi dettagli. Nei giorni scorsi la Commissione Sanità e Spettacoli ha posto una serie di rilievi e limitazioni alle attività che gli organizzatori immaginavano di poter proporre in questi 2 giorni alla Croix-Noire. Questioni relative alla somministrazione di cibi e bevande e all’utilizzo degli spazi di quello che - per legge - è a tutti gli effetti equiparato a un impianto sportivo. La tensione si è alzata così tanto che per qualche ora - a inizio settimana - era addirittura circolata la voce che la finale potesse spostarsi dall’arena a Pollein o comunque in qualche altro paese limitrofo. Ipotesi poi rientrata. «In questo momento l’arena è lontana anni luce da quelle che sono le nostre necessità per dare servizi al pubblico e agli allevatori. - sbotta Roberto Bonin - Chi ci criticava per la scelta di spostare a Cervinia la battaglia di Ferragosto, se ha seguito l’organizzazione della finale penso che non possa che darci ragione. Una volta passata la Regionale, sarà necessario fare delle serie riflessioni in prospettiva per il prossimo anno. Venire qui e scoprire a ottobre di avere le mani legate non ha senso. Anche nel pieno della pandemia abbiamo dimostrato di saper organizzare eventi di qualità rispettando tutte le regole. E adesso, invece di poter fornire più servizi, si fanno due passi indietro?». Uno dei “nodi” è la somministrazione e la consumazione dei pasti. Ma non solo. «E’ normale che una famiglia qualifichi una bovina magari per la prima volta nella vita e l’allevatore non possa portare il figlio a vederla nella stalla dell’arena perché possono tassativamente entrare solo il proprietario e un accompagnatore? - si chiede Roberto Bonin - Le battaglie sono sempre stata una festa per gioire tutti insieme, con la famiglia. Ora è rimasto lo spettacolo ma la festa non c’è più. Siamo qui con la paura che una transenna in più o una in meno possa costarci un verbale».
Lo spettacolo, per fortuna, è una certezza. «Su quello non ho dubbi, il livello delle bovine è altissimo e si è visto nelle 18 eliminatorie a cui hanno partecipato 3.000 bovine di 400 allevatori. - assicura Roberto Bonin - Dispiace per le 23 bovine assenti - in particolare per le 2 regine in carica - ma la Regionale è il fiore all’occhiello dell’allevamento e lo sarà senz’altro anche quest’anno».