«Uno spettacolo anacronistico dal circo che usa ancora animali esotici»

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Gentile redazione,

Mi rivolgo a voi per invitare i vostri lettori ad una riflessione, con la speranza di riuscire ad evitare ulteriori finanziamenti ad un settore, che al giorno d’oggi non ha più senso di esistere, ovvero il circo con animali. La città di Aosta da alcuni giorni è tappezzata di manifesti che annunciano l’arrivo del Circo nel Comune di Saint-Christophe. “Finché vi saranno bambini al mondo il circo vivrà” – questa lo slogan con cui il circo Medini si promuove sulla sua pagina Facebook. Si presenta come uno spettacolo adatto ai più piccoli e probabilmente riesce a trarre in inganno molti genitori. Penso che tutto questo sia un inganno, perché un circo che nel 2022 utilizza ancora animali esotici per intrattenere il pubblico decisamente non è adatto ai bambini. Cosa significa per un animale fare parte del circo lo spiega in maniera molto chiara la LAV (Lega Anti Vivisezione), che da anni si impegna per la realizzazione di un mondo più giusto: “i circhi viaggiano continuamente in Italia e all’estero, trasportando per migliaia di chilometri animali in gabbie e camion e forzandoli ad esibirsi e fare spettacoli per sopravvivere in condizioni che non hanno nulla in comune con le loro esigenze etologiche. I circhi a volte cambiano nome e insegne, o si raggruppano tra loro, spesso possono affittare animali da altri circhi o spettacoli. I controlli e la tracciabilità sono quindi particolarmente difficili, se non impossibili.” Vorrei inoltre sottolineare che la contrarietà della maggioranza della popolazione italiana alle esibizioni circensi che ancora fanno uso di animali non è una novità. Gli italiani si sono già pronunciato in merito ai circhi con animali: l’indagine promossa da Eurogroup for Animals nel 2021 mette in luce come il 77% degli italiani voglia uno stop a questo tipo di spettacoli, ma la politica ancora tace, e anzi, lo Stato italiano, in piena crisi, continua a finanziare i circhi (invito chi fosse interessato a consultare il sito della LAV per ogni approfondimento). In attesa di una presa di posizione da parte del governo nazionale, alcuni comuni, più attenti all’evolvere dei tempi e alle richieste dei loro abitanti (come il Comune di Fiumicino), hanno vietato manifestazioni circensi con animali sul loro territorio. Il Comune di Saint-Christophe, invece, ha autorizzato ancora questo spettacolo anacronistico, permettendo al circo Medini di esibirsi nel piazzale della Croix-Noire tra fine febbraio e i primi di marzo. In Valle d’Aosta si è già mobilitata l’ AVAPA (Associazione Valdostana per la Protezione degli Animali), che sulla pagina Facebook Canile e Gattile Regionale invita chiaramente popolazione valdostana e turisti a boicottare il circo, ricevendo numerose condivisioni e messaggi di supporto. Spero sia l’ultimo anno che ad un circo con animali sia consentito l’accesso nella nostra regione. In attesa che tutti i Comuni si informino e si sensibilizzino sul tema sta alla popolazione agire. Il mercato offre ciò che la domanda acquista: boicottiamo il circo con animali. Normalizzare la prigionia e la tortura di creature innocenti per il divertimento umano non trasmette un buon messaggio alle nuove generazioni! Non andiamo al circo e soprattutto non portiamoci i bambini!

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