Uno Scudo Blu alla Collegiata dei Santi Pietro e Orso
Organizzata dal Comitato di Aosta della Croce Rossa Italiana e dal Capitolo dell’Insigne Collegiata dei Santi Pietro e Orso, si terrà sabato prossimo, 9 novembre, la cerimonia di apposizione dello Scudo Blu alla Collegiata dei Santi Pietro e Orso ad Aosta. Il programma prevede alle 10, nel Salone della Collegiata, la conferenza “Il Campanile millenario e lo Scudo Blu”: il presidente dell’Académie Saint-Anselme d’Aoste don Paolo Papone affronterà il tema “Il valore storico, artistico, spirituale del complesso monumentale di Sant’Orso”, il professore emerito di Diritto internazionale all’Università di Torino Edoardo Greppi relazionerà su “Il segno distintivo per la protezione dei beni culturali” e il comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale maggiore Ferdinando Angeletti parlerà di “Un reparto speciale dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale”. Modererà il capitano commissario della Croce Rossa Italiana Massimo Ferrero. Alle 11.30 si procederà a una visita al chiostro restaurato e, alle 12, verrà svelato lo Scudo Blu che sarà posto a fianco alla stele in cui è riportata la storia del campanile. Ma qual è il significato dello Scudo Blu? Dopo la massiccia distruzione di beni culturali avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, 37 Stati, fra cui l’Italia, firmarono il primo trattato internazionale a vocazione mondiale riferito esclusivamente alla tutela del patrimonio culturale in caso di conflitto armato. Con l’entrata in vigore della Convenzione dell’Aia del 14 maggio 1954, realizzata sotto l’egida dell’Unesco ed integrata dai 2 protocolli aggiuntivi del 1954 e del 1999, è stata così disciplinata la tutela di «Beni, mobili o immobili, di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli» e la necessità di individuarli, anche in tempo di pace, tramite lo Scudo Blu. Il contrassegno consiste in uno scudo appuntito in basso, inquadrato in croce di Sant’Andrea in bleu e bianco. «L’iniziativa ha il contributo della Bcc Valdostana, sempre vicina e attenta alla comunità, a sostegno della campagna “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola” promossa dalla Croce Rossa Italiana - precisa il presidente del Comitato di Aosta della Cri Renato Malesan - Lo Scudo Blu nasce con la Convenzione dell’Aia ma oggi ha un’accezione più ampia di tutela dei beni culturali». Lo Scudo Blu era già stato posizionato al Castello di Fénis lo scorso mese di maggio e, in futuro, non è escluso che venga messo anche su altri monumenti valdostani.