Università, conto alla rovescia per il trasloco Intanto però preoccupa la scarsità di fondi
Inizia il conto alla rovescia che porterà all'insediamento nella nuova, unica, sede all'ex Testafochi dell'Università della Valle d'Aosta, nell'autunno 2022. Nella cerimonia di apertura dell'anno accademico 2021-2022 - giovedì scorso, 28 ottobre, allo Splendor di Aosta - sono stati presentati la storia e il futuro dell'università con gli interventi dell'assessore all’Università Luciano Caveri, del presidente del consiglio accademico Erik Lavevaz (Presidente della Regione), della rettrice Mariagrazia Monaci, del responsabile del personale tecnico amministrativo Matteo Rigo, del rappresentante degli studenti Matteo Da Rin De Lorenzo e la prolusione del professor Annibale Salsa.
Studiare in presenza e online
Tornare a studiare nei locali dell'università, con il retaggio di quanto imparato nell'uso delle tecnologie durante il periodo di restrizioni pandemiche, «In qualche modo sarà anche la sfida del futuro, - ha detto l'assessore Luciano Caveri - una sfida densa di concorrenza, se guardiamo al numero di università online. La speranza è che gli studenti aumentino ancora rispetto a quelli di oggi, abbiamo anche il progetto di uno studentato degno di questo nome che possa attrarre studenti dall'Italia e anche da altri paesi». Una città più accogliente, la «restituzione degli spazi di vita universitaria» ritorna nelle parole del presidente Erik Lavevaz, viene ripresa dal rappresentante degli studenti Matteo Da Rin De Lorenzo, che invoca «un miglioramento dei trasporti, alloggi a prezzi calmierati e, vi farà un po' ridere in questa occasione istituzionale, anche locali per il divertimento con orari di ampie vedute, nell'ottica di una potenziale crescita economica per tutta la città».
Finanziamenti e ricerca
«Ci auguriamo di poter organizzare la prossima apertura dell'anno accademico nella nuova sede. - ha esordito la rettrice Mariagrazia Monaci - Il numero degli studenti aumenta e con soddisfazione rileviamo che per 82 per cento, rispetto al 72 nazionale, sono i primi laureati in famiglia, il che indica una crescita rilevante delle competenze». I laureati, 227 nel 2013, sono stati 266 nel 2020 e nel totale, dalla fondazione dell'ateneo, sfiorano i 3.000. «Il 100 per cento di chi ha i titoli accede all’esonero totale dalle tasse. Un quinto dei nostri studenti. - continua la rettrice - Proseguiamo le nostre politiche a favore degli studenti meritevoli, anche con fondi aggiuntivi: il Rotary di Aosta e Courmayeur ci ha garantito 10 borse da 1.000 euro e ora ci sarà anche il "Prix d'excellence", 5.000 euro per tre anni, fino alla laurea, per chi ha requisiti particolarmente alti».
Mariagrazia Monaci invita anche a una riflessione sul sotto finanziamento generale dell'Ateneo: «Come ho sottolineato nella relazione dello scorso anno accademico mette a rischio la continuità e forse la stessa tenuta nel tempo di UniVdA: speriamo nella possibilità di trovare fondi ulteriori di finanziamento nell'ambito di piani ministeriali o altri fondi come il Pnrr».
Maggiori dotazioni tecnologiche, nuovi approcci diventeranno oggi anche una riflessione su ciò che si potrà continuare ad erogare online: il ricevimento degli studenti, gli interventi di docenti lontani, con particolare attenzione alla francofonia, lo smart working per il personale tecnico e amministrativo. «Ripartiamo con 1.050 studenti, un quarto viene da fuori Valle - conclude la Rettrice - e riprendiamo lo spazio in presenza, i contatti umani, anche con attività ricreative e seminari, per essere comunità della conoscenza». Continueranno anche gli scambi con l'estero, verso Francia Svizzera Marocco Quebec, con borse di studio e la speranza che i fondi aggiuntivi, 1 milione e 370mila nell'ultimo anno, possano essere pluriennali come lo sono le attività di ricerca.
Confermato Annibale Salsa
Intanto si è reso necessario, per scadenza naturale del mandato, il rinnovo della componente di professori indicati nel Consiglio di Università dell’Università della Valle d’Aosta da parte della Regione.
È stato riconfermato il professor Annibale Salsa, antropologo, presidente del Comitato Scientifico della Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio Trentino School of Management e Presidente Generale del Club Alpino Italiano.
È stato nominato nel ruolo “francofonia” un giovane valdostano, il professor Gilles Gressani, membro del bureau de l’Institut de l’École normale supérieure de France, ed è stato nominato il professor Massimo Pollifroni, che insegna Scienze economiche e statistiche presso il Dipartimento di Management dell’Università di Torino.
«Ringrazio i due docenti uscenti, Stefano Bruno Galli e Nicolas Schmitt - dichiara Luciano Caveri - e sono certo che la nuova squadra ci consentirà di proseguire nel buon lavoro svolto per il futuro della nostra Università sapendo il ruolo centrale svolto dai membri del Consiglio di Università».