Unité Mont Emilius: sindacati contro l’esternalizzazione del servizio di assistenza domiciliare
«Sull’esternalizzazione del servizio di assistenza domiciliare annunciata dalla Unité Mont Emilius non indietreggiamo di un passo. I servizi devono rimanere pubblici, una gestione privata non porterà sicuramente alla tanto agognata flessibilità». Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil con le Funzioni Pubbliche e il Sindacato dei Pensionati hanno ribadito la propria contrarietà in una nota pubblicata giovedì scorso, 21 gennaio. Pur ammettendo che l'incontro con l'assessore alla sanità Roberto Barmasse è stato caratterizzato da buone intenzioni rispetto alle problematiche e le perplessità da noi sollevate, «è naturale che a questo punto non ci bastano le promesse, ma vogliamo azioni tangibili, perché sulla salute dei lavoratori e dei cittadini non si tentenna» scandiscono le organizzazioni sindacali.
«Per quanto concerne lo sviluppo della sanità territoriale, l'Assessore ci ha confermato che verrà avviata l'assistenza domiciliare integrata, importantissima per l'aumento di professionalità sanitarie sul territorio e in prossimità dell'utenza» prosegue il comunicato. Sull'esternalizzazione del servizio domiciliare i sindacati sono andati a muso duro: «Il confronto è stato aspro su questo argomento. Il ricorso al privato non darebbe le risposte che possono essere garantite dal servizio pubblico. Le prestazioni assistenziali in termini di efficacia, di efficienza e anche di spesa pubblica devono essere erogate direttamente dai servizi pubblici. Quindi ribadiamo il nostro fermo “no” alla gestione privatistica finalizzata al puro risparmio. Abbiamo ricordato all’Assessore e al Presidente dell’Unité l’esistenza di un protocollo di intesa dal 2016, che condivideva le linee guida sui servizi agli anziani a gestione pubblica e chiesto che costituisca parte fondante di un percorso condiviso con le parti sociali. Vista la nostra determinazione, abbiamo ottenuto l'impegno nell'arrivare ad un confronto serrato sulla riforma organica del welfare degli anziani (case di riposo e domiciliare). Anche a livello nazionale si sta procedendo in questa direzione. È chiaro come con la pandemia sia necessario rivedere tutto il sistema delle residenze per anziani. È inaccettabile continuare a vedere lievitare i numeri di decessi degli anziani a causa dell'emergenza sanitaria».
Infine è stato toccato l'argomento spinoso relativo alla campagna vaccinale. «A tal proposito - scrivono i sindacati - si esprime forte perplessità sul meccanismo di adesione tramite piattaforma telematica, prospettatoci dalla dirigenza dell’Usl. Secondo noi questo strumento potrebbe comportare delle difficoltà di comprensione da parte della popolazione, soprattutto per le categorie più fragili. Si auspica pertanto una particolare attenzione a questo aspetto, individuando modalità che consentano a tutte le fasce sociali di accedere e usufruire del servizio in maniera efficace e semplificata».