Union Valdôtaine, il giorno di Cristina Machet Unica candidata alla presidenza del Mouvement
Con una sola candidatura, quella di Cristina Machet, l’elezione del nuovo Presidente dell’Union Valdôtaine - oggi, sabato 5 giugno - dovrebbe essere giusto una formalità. Investitura anticipata a oggi, sabato 5 giugno: inizialmente era prevista per sabato prossimo, 12 giugno.
L’appuntamento è all’Auditorium di Pont-Saint-Martin, questo il programma: dalle 17.30 riunione del Conseil Fédéral per analizzare la situazione politica. Successivamente, alle 18.30, è convocata la Conferenza dei Presidenti di sezione per l’elezione del nuovo Presidente dell’Union. Interverranno David Follien - presidente uscente - e, appunto, la candidata.
Cristina Machet è stata sindaca di Torgnon dal 2010 al 2015 e la prima esclusa nella lista dell’Uv alle ultime elezioni regionali, con 409 preferenze. Fra il 2014 e il 2016 ha ricoperto il ruolo di consigliera di parità per la Valle d’Aosta. Giornalista, già vice capo ufficio stampa della Regione, è iscritta all’albo dei segretari comunali, incarico che negli ultimi anni ha ricoperto a Valtournenche e a Chamois. A suo vice propone Piero Prola di Verrès, tesoriere Federico Perrin di Courmayeur. La candidatura è stata depositata con l’appoggio delle sezioni di Torgnon, Verrès, Verrayes, Valtournenche, Antey-Saint-André e Châtillon.
“Nella stessa squadra”
Candidata unica, allora sono finiti i tempi delle correnti nella «balena rossonera»? «Quando ho maturato l’idea di presentare la mia candidatura - riferisce Cristina Machet - ho seguito il percorso indicato dal Mouvement depositando il mio programma entro il termine stabilito e con il sostegno delle sezioni necessarie. Non sapevo se vi sarebbero state altre candidature e, nel caso, ne sarei comunque stata contenta poiché saremmo stati “giocatori nella stessa squadra”. Nelle consultazioni che sono riuscita a fare durante le scorse settimane, non ho percepito la presenza di correnti, nè di personalismi o rivalità, mentre devo dire che ho avvertito un grande interesse e voglia di parlare di politica da parte delle persone interpellate».
All’interno dell’Uv il tema ricorrente - ormai da anni - è il rilancio del Mouvement. E allora in questo senso quali saranno le linee guida del mandato di Cristina Machet presidente?
«Il rilancio del Mouvement - risponde - passerà attraverso un processo di dialogo e di condivisione, cercando di riacquistare quel contatto diretto con le sezioni - e con i cittadini in generale - che ritengo molto importante e alla base del concetto federalista che distingue l’Union Valdôtaine».
La réunion degli autonomisti. A quali condizioni? Esistono veti?
«Il tema della réunion si basa sulla condivisione - o meno - di ideologie politiche e non di personalismi. - precisa Cristina Machet - Non si tratta di veti, piuttosto di tavoli di confronto. Il primo passaggio sarà quello di capire il percorso da intraprendere che sarà dettato dagli iscritti».
Infine, un big unionista del passato al quale chiederebbe un consiglio: «Maria Ida Viglino, esempio di coscienziosità e onestà: - conclude - ha ispirato e sviluppato con instancabile tenacia gli ideali autonomisti e federali di cui la Valle d’Aosta è stata pioniera».
Verifica infinitaIl nuovo presidente unionista avrà subito una missione speciale: risolvere la crisi della maggioranza che in Regione regge il governo presieduto dall’unionista Erik Lavevaz, dopo le dimissioni dalla Giunta da parte di Chiara Minelli, esponente di Progetto Civico Progressista, e di Erika Guichardaz (anche lei PCP) che ha lasciato la presidenza della V Commissione, dopo il voto sulla risoluzione per l’ampliamento del presidio ospedalieri.
La gamba sinistra dell’Esecutivo è tornata a riunirsi nella serata di giovedì scorso, 3 giugno. «Però non siamo ancora alle decisioni sulle poltrone. - dichiara Chiara Minelli - Stiamo lavorando agli argomenti da sottoporre al presidente Erik Lavevaz quando lo incontreremo per la verifica politica. Prima i contenuti, poi i nomi».
Il Presidente della Regione convocherà gruppi e movimenti: l’intenzione è di incontrarli singolarmente, a partire appunto dalla prossima settimana. Ad oggi la maggioranza è ancora a 21: Chiara Minelli e Erika Guichardaz hanno lasciato gli incarichi, non l’alleanza. E allora lo scenario potrebbe essere quello di una «staffetta» proprio tra loro due all’Assessorato dell’Ambiente, anche per garantire la quota rosa (comunque non obbligatoria) nella squadra di governo. Non è escluso poi che - se dovesse arrivare il chiarimento tra sinistre e autonomisti - Chiara Minelli succeda a se stessa. Infine il terzo scenario: Erik Lavevaz mantiene l’interim fino a dopo l’estate (d’altronde mancano tre sedute del Consiglio Valle prima della pausa) e al massimo provvede a una redistribuzione delle deleghe agli altri Assessori. Ipotesi che non raccoglie molto entusiasmo all’interno degli stessi autonomisti.
Tutto ciò anche considerando che sulle sorti della politica regionale «pendono» tre Spade di Damocle: la sentenza della Corte dei Conti sulla questione Casinò; quella del processo per il presunto giro di corruzione in Valle d’Aosta che vede tra gli imputati l’ex presidente Augusto Rollandin; gli sviluppi dell’inchiesta Egomnia.
Pour l’Autonomie in assembleaAnche l'Assemblea regionale degli iscritti di Pour l’Autonomie (presente in Consiglio Valle con Augusto Rollandin, Mauro Baccega e Marco Carrel) è convocata per il pomeriggio di oggi sabato 5 giugno. Appuntamento all'Hotel Etoile du Nord a Sarre.
All’ordine del giorno naturalmente la situazione politica regionale e la definizione dell’organigramma del movimento. «Vista la situazione pandemica e le regole in essere - si legge in una nota - potranno partecipare all'Assemblea esclusivamente gli iscritti all'Associazione politica "Pour l'Autonomie - Per l'Autonomia"».