“Une Grande Dame”, opera d’arte di 2.500 metri quadrati

“Une Grande Dame”, opera d’arte di 2.500 metri quadrati
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Nonna e nipote che osservano il Monte Bianco, indicandolo. Due mondi diversi, uniti dallo stesso fascino per la natura e la montagna. "Une Grande Dame" è il titolo dell'opera che Saype, pioniere di un movimento che lega la "landart" e la "streetart", ha dipinto sui pascoli pietrosi di Pavillon, a Courmayeur, a 2.300 metri di quota, al cospetto del Monte Bianco.

È l'opera più alta mai realizzata dall'artista e si potrà ammirare per le prossime tre settimane dalla cabina della funivia Skyway. "Il Monte Bianco - dice l'artista - è un luogo iconico e emblematico, un ambiente che cambia velocemente ma fragile al contempo di cui abbiamo il dovere di prenderci cura. La sua magnificenza ci ricorda di quanto sia grande la natura rispetto all'uomo".

L’artista Saype, pioniere di un movimento che lega la “landart” e la “streetart”, ha deciso di donare alla montagna uno dei suoi capolavori. Un affresco realizzato sull’erba con materiali biodegradabili composti da gesso, carbone e caseina. “Une Grande Dame” è un’opera effimera di circa 2.500 metri quadrati.

L’opera “Une Grande Dame” resterà per tre settimane: si potrà ammirare dalla cabina della funivia Skyway, che porta al punto più alto d’Italia, e per brevissimo tempo, fino a quando la vegetazione non crescerà.

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