Una vita con la famiglia e le reines nel cuore A Saint-Barthélemy l’addio a Stefano Porliod

Una vita con la famiglia e le reines nel cuore A Saint-Barthélemy l’addio a Stefano Porliod
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Saint-Barthélemy era la sua casa. La famiglia e le mucche sono state la sua vita. Stefano Porliod se ne è andato in silenzio, con l’umiltà e la semplicità che lo hanno sempre caratterizzato, mercoledì scorso, 21 febbraio, all’Ospedale di Aosta, dove era ricoverato da qualche settimana per il peggioramento delle sue condizioni di salute. Aveva 71 anni e oggi, sabato 24 febbraio, alle 10, si celebrano i suoi funerali nella chiesa parrocchiale di Lignan, tra quelle case di montagna e i prati verdi dove ha sempre vissuto.

L’allevamento per lui era una questione naturale, di famiglia, un sapere che si tramanda di padre in figlio. Suo nonno Giuseppe morì di polmonite negli anni Quaranta e lasciò 5 figli senza un padre: Carolina, Giulietta, Michel, Angela e Cesare, che divennero presto adulti, imparando a cavarsela nelle ristrettezze, con pochi mezzi ma tanta dignità. Michel e Cesare misero su un’azienda agricola a Saint-Barthélemy e fu così che nacque la società dei fratelli Porliod, il cui nome gli appassionati di batailles de reines avrebbero presto imparato a conoscere, e anche a temere per la preparazione delle loro bovine. Michel e Romilda Petijacques, anche lei originaria di Saint-Barthélemy, ebbero a loro volta 4 figli: Stefano, il maggiore, nato il 23 aprile del 1952. Poi Franco del 1954, Serafina del 1955 e Giuseppe del 1963. Stefano, il più grande, è sempre stato il capofamiglia e, insieme ai fratelli, ha continuato con dedizione e con passione l’attività di allevamento del padre e dello zio. La famiglia Porliod ha gestito l’alpeggio di Champlaisant dal 1952 al 2010 e poi quello di Prà de l’Arp, dal 1960 fino ad oggi. Nel 1988 hanno costruito a Saquignod di Saint-Barthélemy la nuova stalla, in grado di ospitare una cinquantina di capi.

Stefano in gioventù è stato anche un ottimo giocatore di tsan, militando con il suo Saint-Barthélemy in serie A. Soprattutto, è stato un grande allevatore, con nel sangue l’amore per le castane, che negli anni hanno regalato grandi soddisfazioni a lui, ai suoi fratelli, alla moglie Consolina Noz e al figlio Michel, nato nel 1980, che porta avanti l’azienda di famiglia. L’elenco completo delle loro grandi bovine sarebbe troppo lungo: basti citare Regina, la loro prima reina, che conquistò il bosquet a Nus nel 1976 e che fu poi reina di categoria B alla finale; la fortissima Villa, che alla Regionale fu seconda di terza categoria nel 1987, regina di seconda categoria nel 1988 e quinta di prima categoria nel 1989; nel 1992 e nel 1994 Buisson fu poi terza di prima categoria, un risultato eguagliato dalla loro Mourina nel 1996. Infine l’ultima regina che Stefano ha accompagnato all’arena Croix-Noire per la finale regionale è stata Moureun, nel 2009 e nel 2010.

Persona di innata umiltà e di spiccata intelligenza, molto attivo nella vita del paese, sempre disponibile a dare una mano a tutti, Stefano Porliod era una di quelle persone che ti conquistava con la sua profonda umanità. La porta di casa sua era sempre aperta, per condividere con tutti un pezzo della sua vita fondata su valori semplici ma saldi: la famiglia, il lavoro, la montagna.

Lascia la moglie Consolina, il figlio Michel, i fratelli Franco, Giuseppino e Serafina e i nipoti Ronny, Rudy e Romina Vial.

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