Una raccolta firme online per salvare la scuola dell’infanzia regionale di Courmayeur

Una raccolta firme online per salvare la scuola dell’infanzia regionale di Courmayeur
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Divampa la polemica sulla scuola - o meglio, sulle scuole - dell’infanzia di Courmayeur. Nei giorni scorsi i genitori dei bambini che frequentano l’istituto regionale hanno promosso una raccolta firme per scongiurare la chiusura al termine di quest’anno scolastico. Il problema è prettamente numerico: gli iscritti all’anno scolastico 2021/2022 sono appena 7 e con questi dati - come aveva detto a fine marzo l’assessore regionale all’Istruzione Luciano Caveri - l’istituto non riaprirebbe più nel mese di settembre. Qualcosa cambierebbe se arrivasse almeno un bambino in più, come conferma Giulia Radin, portavoce del gruppo dei genitori che mercoledì scorso, 21 aprile, ha pubblicato sul portale online change.org una petizione per salvare la scuola regionale dell’infanzia. Le firme non sono mancate, visto che in appena 48 ore sono state oltre 500 le persone che hanno aderito alla protesta.

“Un risultato che fortifica i nostri sforzi. - racconta Giulia Radin - Con 8 alunni salveremmo la scuola pubblica a Courmayeur, però mi piacerebbe che fossero molte di più le famiglie a scegliere questa opzione formativa per i loro bambini”. A Courmayeur la scuola regionale dell’infanzia esiste dall’anno scolastico 1985/1986: prima l’unica materna era quella paritaria “Luisa Proment”, che è nata ufficialmente nel 1936 ma che a Courmayeur - con le suore di San Giuseppe - offre servizi alla prima infanzia addirittura dal 1861. Di fatto la petizione promossa dai genitori della scuola pubblica ha scatenato una sorta di querelle con la paritaria “Luisa Proment”, che l’anno prossimo avrà 53 bimbi iscritti alle 3 diverse sezioni. “Un numero inferiore rispetto al recente passato. - dice il coordinatore delle attività educative e didattiche Massimo Sottile - Gli alunni residenti a Courmayeur al primo anno sono appena 9”.

Ne è scaturita una guerra dei numeri in tutto e per tutto. I genitori dei bambini della scuola regionale dell’infanzia - che presto potrebbero formare un comitato ad hoc - in una lettera aperta spedita ai giornali hanno cercato di fare chiarezza sulla bontà dei servizi offerti dalla loro istituzione scolastica. Tra i punti forti la piena accessibilità per tutti i bambini, anche quelli portatori di handicap, “E la sicurezza dell’edificio, che è stato oggetto di un recente intervento di efficientamento energetico e messa in sicurezza della struttura”. Senza dimenticare la formazione permanente del personale, sia in ambito di prevenzione di eventuali rischi sia in ambito didattico; l’offerta educativa e innovativa incentrata sull’outdoor education sull’éveil aux langues e l’educazione alla matematica.

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