«Una politica culturale autoritaria cancella il rock dalla Saison»

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Il collettivo “Aosta Rock” è ormai alla saturazione. Anche quest’anno grazie allo scandaloso favoritismo dell’assessore regionale del Partito Democratico Jean-Pierre Guichardaz e della dirigente regionale, già candidata a un seggio alla Camera dei Deputati per l’Union Valdotaine e bocciata dagli elettori, Alessia Favre, si esibiranno alla Saison Culturelle gli onnipresenti Trouveur Valdotèn. Come sempre al Guichardaz Jean-Pierre e alla Favre Alessia non importa un fico secco che in Valle d’Aosta artisti come Vasco Rossi o Zucchero Fornaciari godano di un enorme successo tra i giovani e i meno giovani e che siano seguiti da migliaia di estimatori. Nel programma della Saison 2024-2025 non c’è la minima traccia di musicisti che facciano musica rock o blues. Considerato che in Valle d’Aosta siamo di fronte a una politica culturale assolutamente autoritaria e non democratica e che di tutto ciò ne abbiamo le scatole piene, sarà nostra premura trasmettere questo comunicato stampa al ministro della Cultura Alessandro Giuli affinché chieda le dovute spiegazioni al presidente Renzo Testolin. Evidenzieremo che in questa regione gli italiani subiscono da troppo tempo il lavaggio del cervello grazie alle canzoni in dialetto franco-provenzale ascoltabili in ogni dove eseguite dai Trouveur Valdotèn.

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