Una monografia sull’allestimento museale all’Area megalitica di St-Martin-de-Corléans
Giovedì prossimo, 11 novembre, alle 17, all’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta, sarà presentato il volume “Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. La valorizzazione museografica”.
Il volume, edito dalla Regione autonoma Valle d’Aosta - volume 14 della collana Documenti della Soprintendenza per i beni e le attività culturali -, sarà presentato dall’assessore ai Beni culturali, Turismo, Sport e Commercio Jean-Pierre Guichardaz e dalla soprintendente Cristina De La Pierre in concomitanza della ricorrenza di san Martino, patrono del quartiere e santo eponimo del sito.
La valorizzazione delle straordinarie testimonianze archeologiche rinvenute nell’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans è un compito istituzionale intrapreso dal 2016, anno di apertura del sito al pubblico.
Nonostante le difficoltà, dapprima dovute alla fase di avvio, quindi alla situazione emergenziale degli ultimi due anni - sotto gli aspetti della conoscenza, della frequentazione e dell’apprezzamento del sito – oggi si stanno raccogliendo buoni frutti: se ne attendono di maggiori quando, alla fine del 2022, sarà completato il secondo lotto di lavori di allestimento.
È proprio l’allestimento, e tutto il mondo che si muove intorno ad esso, il tema trattato nella monografia presentata in questa occasione, che costituisce l’adeguato complemento alla precedente pubblicazione, “Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. Una visione aggiornata”, invece, fondata e incentrata sulle ricerche archeologiche e sugli studi interdisciplinari di sostegno.
L’enorme impegno profuso nella realizzazione museografica non era stato sinora focalizzato, rimandandone la definizione attraverso un volume dedicato.
Più di 20 anni di lavoro, di una estrema complessità di ideazione, progettazione, analisi ed esecuzione, sono quasi nascosti sotto l’elegante semplicità architettonica dell’immensa sala, che contiene le vestigia, e del museo, che ne racconta l’esistenza.
La nuova pubblicazione assolve questo compito, rivela tutto ciò che non è visibile ma è essenziale per la vita del sito musealizzato.
Nella forza dell’iniziale schizzo creativo, nella sua traduzione ingegneristica, nella complessità degli impianti, delle condotte, dei fili, ma anche delle procedure amministrative «È come se si scrutasse lo scorrere della linfa vitale attraverso le vene dell’edificio - evidenzia l’assessore Jean-Pierre Guichardaz, appassionato estimatore del tesoro archeologico aostano - ed è la prima volta che agli studi per la conoscenza e comprensione di un sito archeologico e storico si affianca la relazione del lavoro realizzato per la sua conservazione, narrazione, fruizione e trasmissione alle future generazioni».
Il testo, curato dal già dirigente della Struttura Patrimonio archeologico Gaetano De Gattis e dagli archeologi Francesca Martinet e Gianfranco Zidda, propone i contributi di tutti coloro che hanno sostenuto, con le loro differenti competenze, la riuscita dell’opera di tutela, conservazione e valorizzazione. La pubblicazione sarà in vendita all’Area megalitica e al Museo Archeologico Regionale in piazza Roncas ad Aosta.