Una legge per la riqualificazione dei beni archeologici di Aosta

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Nel 2025 un'importante ricorrenza riguarderà il patrimonio archeologico di epoca romana coinvolgendo l'intero territorio regionale e in modo particolare Aosta fondata da Ottaviano Augusto nel 25 avanti Cristo. Si ritiene opportuno promulgare un'apposita legge finalizzata all'idonea riqualificazione dei beni archeologici sia in termini strutturali sia di rivisitazione degli allestimenti anche con l'utilizzo di strumenti tecnologici funzionali alla loro fruizione e accessibilità».

E' quanto si legge nel Documento economico finanziario regionale (Defr) per il triennio 2023-2025 approvato dalla Giunta regionale.

«Oltre ai noti monumenti presenti in Aosta, - viene precisato - che saranno oggetto di puntuali e mirate manutenzioni straordinarie (restauro e studio dell'Arco d'Augusto, creazione di percorsi di visita privi di barriere architettoniche, ripristino delle strutture colpite dai danni di infiltrazione d'acqua, tipici dei contesti sotterranei, predisposizione di sistemi di monitoraggio) e al riallestimento del Museo archeologico regionale, già in corso di progettazione, si renderà necessaria una riqualificazione dei siti sul territorio quali i tratti della via consolare delle Gallie e le infrastrutture viarie (dal ponte di Pont-Saint-Martin ai colli alpini del Grande e del Piccolo San Bernardo), la “mansio” sotto la chiesa parrocchiale di Saint-Vincent e una nuova mappatura dei futuri interventi da apportare sui siti d'altura, anche in termini di segnaletica mirata e cartografia rivolta agli sviluppi del turismo archeologico e alla necessaria informazione delle comunità residenti».

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