Una doppia festa a cinque cerchi

Una doppia festa a cinque cerchi
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“Quart diventerà per un pomeriggio teatro della proiezione di quel sogno a cinque cerchi diventato realtà, con l’Italia grande protagonista”: sono state queste le parole con le quali domenica scorsa, 5 settembre, il presidente del Coni nazionale Giovanni Malagò ha salutato la festa organizzata a Fondation Ollignan di Quart dal Coni della Valle d’Aosta e dal comitato regionale Paralimpico per salutare Eleonora Marchiando e Charlotte Bonin, impegnate tra luglio e agosto alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo.

Una festa in grande stile, con gli applausi e il saluto delle autorità a due ragazze che hanno saputo portare in alto il nome della Valle d’Aosta nel massimo contesto sportivo possibile. Eleonora Marchiando, che a fine settembre compirà 24 anni, dopo una primavera da incorniciare ha strappato il pass per i 400 ostacoli dei Giochi Olimpici a fine giugno, vincendo - o meglio, dominando - i Campionati Italiani della specialità. Sulla pista olimpica Eleonora non è riuscita a esprimersi al suo meglio, complice un contatto con il terzo ostacolo nelle batterie, ma l’esperienza che ha maturato l’aiuterà non poco nella sua crescita sportiva. Charlotte Bonin, invece, ai Giochi Paralimpici ha concluso nel miglior modo possibile la sua carriera, portando a casa una medaglia d’argento nella gara di triathlon condotta come guida di Anna Barbaro, ragazza ipovedente calabrese. Dopo aver partecipato ai Giochi di Pechino 2008 e Rio de Janeiro 2016 come agonista, nell’epilogo della sua carriera sportiva la Bonin ha abbracciato il sogno a cinque cerchi della Barbaro e l’ha condotta sul podio.

Eleonora Marchiando e Charlotte Bonin hanno ricevuto un tatà in legno smaltato di rosso e uno scrigno contenente un paio di scarpe realizzate dall’artista valdostano Salvatore Cosentino.

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